Previsioni BTC: un altro calo è nell’aria – I Bitcoin riusciranno a superare la fase ribassista?

I dati che abbiamo in nostro possesso suggeriscono un ulteriore calo per i Bitcoin soprattutto dopo la svendita del 17 agosto che a questo punto si estenderà. Per questo motivo riteniamo che gli investitori possono aspettarsi un nuovo test di $ 20.000 se questa prospettiva dovesse concretizzarsi. Il problema è che all’orizzonte ci sono maggiori difficoltà sia per i detentori a breve che a lungo termine. Per questo motivo è ritenuto improbabile un picco volatile in BTC e azioni.

Il prezzo del Bitcoin può ancora sperare in riscatto?

I BTC stanno procedendo con molta lentezza a seguito di un movimento laterale attorno al livello di 26.000 dollari dopo un’esplosione di volatilità il 17 agosto. Secondo alcuni report si ipotizza che questo andamento potrebbe influire negativamente sulla sua crescita innescando un calo vertiginoso. Per ora sappiamo che il prezzo di riferimento si mantiene attorno ai 26.100$ in vista del discorso di Jerome Powell al simposio di Jackson Hole.

Se però guardiamo con attenzione la cronologia dei prezzi vediamo che c’è un indizio su cosa aspettarsi. Infatti negli ultimi 12 anni questa lista ha fornito molti indizi agli analisti. Il quadro temporale più ampio è fondamentale per questo tipo di analisi. Il grafico settimanale di BTC presenta pochissimi casi in cui il Relative Strength Index (RSI), che traccia lo slancio del prezzo, è scivolato al di sotto del livello medio di 50. Identificare l’impatto di questa mossa fornisce un suggerimento agli investitori su cosa aspettarsi. Per questo motivo è importante capire bene tutte le voci per poter fare una valutazione più completa.

In effetti i dati parlano chiaro circa la sua involuzione dato che il prezzo del Bitcoin è crollato massicciamente nei giorni precedenti al crollo del livello medio settimanale dell’RSI. In media possiamo affermare che i BTC hanno perso il 40,15% del loro valore dal picco più recente fino al punto di crollo. Si tratta di una perdita molto alta e non si verificava dal febbraio 2020, quando la criptovaluta pioniera aveva perso il 61% del suo valore in meno di un mese. Il calo più piccolo è stato notato invece a settembre 2019, quando i BTC avevano perso solo il 25%.

L’attuale andamento ci suggerisce un dato di fatto: il prezzo dei BTC è sceso del 17,54% dal suo picco più recente di luglio, mentre l’RSI settimanale è sceso sotto il livello di 50. A questo punto si potrebbe ipotizzare che si tratta del consolidamento di un nuovo minimo, anche se ci sono alcuni fattori che possono far ribaltare questa teoria. E’ probabile invece che il prezzo dei BTC seguirà e estenderà le perdite del crollo del 17 agosto favorendo un andamento ribassista continuativo. Supponendo un crollo del 40%, il prezzo del Bitcoin non solo infrangerebbe il livello psicologico di $ 20.000, ma scenderebbe di circa $ 2.000 e ritesterebbe $ 18.282.

Questo vuol dire una sola cosa e cioè che gli investitori devono fermarsi prima di subire altre perdite. Arrivati in questa fase ogni iniziativa è superflua. Bisogna aspettare che passi la tempesta per poter iniziare nuovamente a supportare il progetto nella sua dinamica di espansione. Superato il crollo, potrebbe prepararsi per una nuova sfida rialzista.

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