News Ethereum: vendute enormi quantità di ETH – Le svalutazioni preoccupano gli investitori

Nelle ultime ore l’ecosistema Ethereum è stato colpito da una notizia che ha fatto il giro del web. A quanto pare una whale detiene enormi quantità di Ether (ETH $ 1.683) ha venduto l’asset per un valore di $ 41 milioni pochi giorni prima del crollo del mercato, evitando una potenziale perdita di $ 5 milioni. Questa mossa decisamente astuta ha lasciato intendere che una buona parte degli investitori conoscesse le sorti dell’asset in difficoltà.

Una crypto whale ha depositato 22.341 ETH sull’exchange Binance 

Il mercato di Ethereum sta subendo una serie di contraccolpi. Quello della crypto whale è solo il più recente! In ogni caso analizzando l’elenco delle transazioni effettuate prima del crash risulta evidente che c’è stato molto movimento prima del passaggio finale. In tal senso mentre la whale perdeva circa $ 1,7 milioni di valore, il trader è riuscito a evitare ulteriori potenziali perdite che sarebbero potute salire a più di $ 5 milioni e cioè quando i prezzi di mercato sarebbero scesi. Proprio nella giornata di ieri la capitalizzazione di mercato delle criptovalute è scesa del 6% a 1,1 trilioni di dollari, che è il livello più basso visto in almeno due mesi.

In questo scenario è lecito chiedersi: che cosa sta succedendo alla seconda criptovaluta più grande per capitalizzazione di mercato? Quello che sappiamo è che la sua caduta è stata molto veloce: da circa $ 1.820 per token a circa $ 1.597 il giorno successivo. Nel frattempo, Bitcoin (BTC $ 26.313), che costituisce circa il 50% dell’intero mercato delle criptovalute, è sceso da circa $ 28.400 a $ 25.649 nello stesso lasso di tempo prima di recuperare oltre $ 26.000 in poche ore. Insomma risulta chiaro che è l’intero settore a soffrire questa pesante pressione di vendita.

Il problema è che in questo caso ci è stato un vero e proprio effetto domino spingendo verso il fondo tutti gli eventi catalizzatori che avrebbero dovuto assicurare quella stabilità necessaria alla ripartenza. Il calo dei prezzi ha fatto quindi seguito a un rapporto del media mainstream The Wall Street Journal che evidenziava che la società di tecnologia aerospaziale di Elon Musk, SpaceX, ha svalutato 373 milioni di dollari in BTC dal 2021 al 2022. Ora bisogna vedere se tutte le partecipazioni siano state vendute o meno. Indipendentemente da questa verifica stiamo parlando di un evento che potrebbe ledere la fiducia degli investitori ad ampio raggio.

A ciò bisogna aggiungere altri fattori di natura macroeconomica che combinati con i ribassi delle criptovalute stanno generando dissensi tra gli investitori. Nello specifico la svalutazione di Bitcoin da parte dell’azienda ha suscitato confusione tra i membri della comunità crittografica con una serie di reazioni divisive: da chi è sicuro di aver perso l’intero investimento a chi ha dichiarato di non essere in grado di confermare l’importo venduto. Senza dimenticare che ci sono alcuni utenti su X (precedentemente Twitter) che hanno chiamato Musk sulla piattaforma, dicendo che aveva “mani di carta”, che è un termine usato per descrivere coloro che non sono in grado di mantenere la propria criptovaluta a lungo termine. Questo caos è una delle ragioni della discesa di ETH e BTC in un quadro operativo piuttosto difficile da interpretare.

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