Bitcoin a $435mila: ma non grazie all’halving

Nei giorni scorsi la price action rialzista di Bitcoin (BTC) è stata respinta a quota 71.800 dollari. Il pullback ha riportato il prezzo attorno ai 64mila dollari. Il valore di BTC è poi andato ad assestarsi sui 66mila dollari, livello su cui l’asset continua tutt’ora a galleggiare. Dal punto di vista tecnico sul medio-breve termine lo scenario è evidentemente quello di una lateralizzazione. Per tentare un nuovo attacco ai massimi sarà quindinecessario un nuovo periodo di accumulo.

Una discesa sotto i 59mila dollariconsiderata probabile da JP Morgan, secondo cui Bitcoin potrebbe tornare temporaneamente tra 45mila e 50mila dollari – potrebbe andare invece a connotare una vera e propria inversione del trend rialzista in atto da mesi. Nel frattempo fanno discutere online le parole di [1] Hao Yang, responsabile dei prodotti finanziari di Bybit. Il noto analista ipotizza importanti livelli di prezzo per il prossimo ciclo di Bitcoin, ma allo stesso tempo sminuisce drasticamente il cosiddetto “effetto halving”.

Previsioni Bitcoin

Bitcoin a 435mila dollari: la proiezione 

Nelle ultime ore si sta diffondendo online una previsione secondo cui Bitcoin potrebbe raggiungere l’esorbitante livello di prezzo di 435mila dollari nel 2028. La previsione sta facendo discutere in quanto basata  semplicemente su una proiezione dell’ultimo ciclo sul prossimo. Durante gli ultimi quattro anni il prezzo della regina delle criptovalute è aumentato del 650%. Se la storia dovesse ripetersi partendo dal prezzo attuale di 66mila dollari, Bitcoin raggiungerebbe i 435mila dollari entro l’halving del 2028. Bisogna però far notare, soprattutto ai meno esperti, che questa previsione – sicuramente plausibile – presenta una sorta di vizio di forma.

Previsioni Bitcoin: halving e incremento decrescente 

I rally post-halving di Bitcoin sono stati caratterizzati da rendimenti decrescenti nel corso del tempo. Dalla sua nascita nel 2008 al primo halving del 2012 Bitcoin è infatti passato da un valore prossimo allo zero a $12,5 dollari, registrando un incremento del +12.400%. Tra il primo e il secondo halving del 2016 il prezzo è invece cresciuto del +5.200%, arrivando a toccare quota 650 dollari.

L’incremento tra il secondo e il terzo halving è invece del 1.200%. Mentre per il ciclo successivo, che si concluderà entro poche settimane, l’aumento di prezzo nell’arco dei quattro anni – ai livelli di prezzo attuali – si attesta attorno al 650%. Da questi numeri emerge chiaramente come la percentuale di incremento sia decresciuta in maniera sostanzialmente regolare (circa del -45%) tra un ciclo e l’altro.

Bitcoin potrebbe crescere “solo” del 360%

Per questo motivo è estremamente probabile che ciò possa avvenire anche nel corso del prossimo ciclo. Se ciò dovesse effettivamente accadere la percentuale di incremento del prezzo durante il prossimo ciclo di Bitcoin sarebbe del +360%, portando il valore dell’asset attorno ai 300mila dollari entro il 2028.

“Non c’è correlazione tra halving e rally di Bitcoin”

Hao Yang, responsabile dei prodotti finanziari di Bybit, ha rilasciato alcune dichiarazioni esclusive a Cointelegraph. L’esperto analista ha sottolineato come l’effetto rialzista dell’halving, oltre ad essere meno oggettivo di quanto creda la maggior parte degli appassionati, sia pressoché nullo se comparato a quello degli ETF spot su Bitcoin approvati a gennaio.

“Se analizziamo l’halving – ha infatti spiegato – e l’andamento dei prezzi da un punto di vista prettamente quantitativo e molto rigoroso, dobbiamo ammettere che non ci sono prove a sostegno di una correlazione positiva tra l’evento di halving e il prezzo di BTC. Ma la storia può essere interpretata in molti modi diversi. Sono fiducioso del fatto che raggiungeremo il prezzo di 435.000 dollari entro il 2028, ma non penso di investirci eccessivamente”.

[1] Dichiarazioni di Hao Yang

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