News Crypto: la ripresa del prezzo del Bitcoin è destinata ad un ritardo

Al momento la tanto attesa ripresa dei Bitcoin è destinata ad essere ritardata poiché la crisi energetica del Texas minaccia le riserve minerarie. Per questa ragione non vedremo nell’immediato quel rally dei prezzi che avrebbe dovuto fare la differenza sul mercato e sulle contrattazioni degli investitori. In questo scenario il prezzo del Bitcoin oscilla tra i 25.500 e i 26.000 dollari ormai da quasi tre settimane senza alcun segno di ripresa.

I minatori di BTC in Texas sono stati costretti a chiudere a causa della crisi energetica in corso

Quello che sta succedendo in Texas è molto importante per le dinamiche crypto dato che c’è la sede di AntPool, che contribuisce al 22,5% di HashPower. Sulla carta l’estrazione di Bitcoin potrebbe sembrare un processo poco invasivo sul piano delle influenze ma in realtà ha un peso determinante. La necessità di un alimentatore per convalidare i blocchi ha sollevato preoccupazioni in passato riguardo al suo impatto sulle risorse. Ora le conseguenze di tutto ciò si stanno per abbattere sui minatori di BTC. Ragion per cui la situazione è in fermento.

Per ora sappiamo che i minatori dei BTC nello stato del Texas stanno spegnendo le loro macchine mentre lo Stato continua a lottare con la crisi energetica. I bassi costi energetici e la regolamentazione relativamente flessibile hanno reso il Texas una delle destinazioni più importanti per i minatori di BTC. Per questo motivo gli occhi sono puntati sulle loro contestazioni che potrebbero avere un impatto decisivo nel prossimo andamento dei Bitcoin, considerando che attualmente il Texas ospita anche alcune delle più grandi società minerarie di Bitcoin nelle strutture del mondo, come Riot e Marathon Digital.

Tuttavia, a causa delle condizioni meteorologiche estreme degli ultimi anni, la crisi energetica non fa che peggiorare lo scenario raggiungendo un punto di non ritorno con le scelte dell’amministrazione Biden che non stanno facendo quello che la gente si aspetta. A tal proposito va ricordato che questa settimana abbiamo costantemente assistito a una riduzione del 90% a causa dell’irrigidimento delle condizioni energetiche. L’energia che non viene interrotta riguarda soprattutto gli edifici adibiti ad uffici e i sistemi di backup presenti sul posto e non le macchine stesse.

Come sappiamo quando si tratta del contributo del Texas all’industria mineraria di BTC, lo Stato non è molto favorevole. Il Texas ospita le strutture di AntPool, il secondo pool minerario Bitcoin più grande, che contribuisce a circa il 22,27% dell’intero Hash Power. La chiusura dell’attività mineraria nello Stato avrebbe sicuramente un impatto su questo pool, influenzando di conseguenza l’Hash Rate. Per questo motivo nelle ultime ore c’è molta apprensione su quello che potrebbe accadere e quale impatto potrebbe avere nel mercato. Ora sebbene non vi siano prove storiche di un calo dei prezzi associato a un calo dell’Hash Rate, Bitcoin ha subito comunque un duro colpo perché una tale crisi energetica richiede la chiusura delle attività minerarie, con i minatori sarebbero costretti a vendere le loro partecipazioni per pagare le bollette.

Per ora la ripresa dei BTC è rimandata! Dobbiamo solo aspettare che la situazione si sblocchi per capire verso quale direzione si muoverà il mercato.

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