ETF Ethereum nel caos: cosa sta succedendo

La confusione relativa alla situazione degli ETF su Ethereum negli Stati Uniti è arrivata probabilmente al livello più estremo mai visto. Le possibilità che gli ETF Spot su Ethereum vengano effettivamente approvati a maggio sono al momento inferiori al 10%, mentre a gennaio, subito dopo l’approvazione degli ETF su Bitcoin, erano al 75%. Tuttavia – inaspettatamente, viste le recenti dichiarazioni e azioni della SEC, parsa più agguerrita che mai – alcuni ETF Ethereum sono vicinissimi all’approvazione.

ETF Ethereum

ETF su Ethereum Futures in arrivo a giugno

Quelli che la SEC potrebbe verosimilmente approvare a giugno saranno però semplicemente ETF sui futures di ETH, per operazioni in leva 2x. Il sottostante non sarà quindi costituito da ETH reali. In altre parole saranno semplicemente derivati che andranno a replicare il prezzo di Ethereum. Va da sé che, senza un sottostante in ETH, questi prodotti non andranno ad influire in alcun modo sul mercato reale della regina delle ALT coin. La data prevista per la possibile approvazione è il 2 giugno. Stando a quanto riferisce il gestore che ha richiesto l’approvazione, da parte della SEC non sembrerebbero sussistere particolari resistenze o perplessità.

SEC, Gary Gensler sempre più agguerrito 

Tutt’altra situazione invece per quanto riguarda la tensione tra la Security Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti e la fondazione Ethereum. Quest’ultima è ormai costantemente nel mirino di Gary Gensler, numero uno della SEC. Lo scontro è ormai aperto e palesato, con Gensler che appare sempre più convinto – pur non avendolo mai messo nero su bianco – che Ethereum debba essere catalogata come security anziché come commodity. Circostanza quest’ultima che andrebbe ovviamente a compromettere l’eventuale approvazione di qualsiasi ETF Spot su Ethereum.

E se anche la SEC fosse nel caos? 

Nel complesso, la situazione appare dunque sempre più caotica e difficilmente interpretabile, se non addirittura contraddittoria. In tanti tra gli esperti si interrogano in queste ore su quale sia il sentiment reale della SEC nei confronti di Ethereum. L’ipotesi di molti è che anche in seno all’ente di vigilanza finanziaria americana siano presenti diverse opinioni – magari in netta contrapposizione tra loro – su Ethereum e la sua blockchain. Allo stesso tempo non è chiaro quanto ai piani alti della SEC questa tecnologia, ben diversa da Bitcoin, sia stata effettivamente compresa.

ETF Ethereum e Bitcoin sbarcano a Hong Kong, ma i risultati sono deludenti 

Nel frattempo non sembrano arrivare buone notizie neanche dagli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum recentemente approvati a Hong Kong. I volumi del primo giorno di scambi sono infatti minimi. Nessuno esperto prevedeva eventi particolarmente significativi – ricordiamo che gli investitori cinesi non hanno accesso a questi prodotti – ma i soli 12 milioni di dollari degli scambi registrati rappresentano un valore di gran lunga inferiore alle – già scarse – aspettative. Tra i vari ETF il migliore è stato sicuramente quello proposta da China Asset Management (CAM) su Bitcoin.  Il volume di scambi di questo prodotto si attesta però soltanto sui 4,6 milioni di dollari di Hong Kong (HK$), ovvero poco più di mezzo milione di dollari.

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