Bitcoin torna a volare: motivi del rialzo e previsioni

Bitcoin (BTC) è tornato a volare nelle ultime ore. Il prezzo dell’asset oscilla al momento attorno ai 71mila dollari, dopo aver raggiunto il picco massimo degli ultimi dieci giorni a quota 71.600 dollari.  Il volume di scambi delle ultime 24 ore si attesta sui 44 miliardi di dollari, mentre la market cap è tornata a quota 1390 miliardi di dollari. Confermato dunque, almeno per ora, il quadro predittivo rialzista sul breve termine che vi avevamo recentemente proposto sulla base delle analisi di diversi esperti del settore. A far sorridere gli investitori è anche soprattutto il fatto che l’afflusso netto verso gli ETF Spot su Bitcoin sia tornato in positivo dopo cinque giorni in rosso.

Previsioni Bitcoin RSI rialzista

Previsioni Bitcoin: l’RSI è ancora una volta l’indicatore chiave 

Il noto trader e analista Matthew Hyland è tra i tanti a manifestare grande ottimismo per il futuro di Bitcoin, individuando nel target di prezzo dei 100mila dollari un obiettivo più che realistico. Nei giorni scorsi, per la precisione il 20 marzo, subito dopo il dump del -10% (-17% rispetto ai massimi) che aveva riportato Bitcoin a 61mila dollari, Hyland aveva fatto notare come il valore dell’RSI fosse tornato ai livelli di febbraio, quando Bitcoin oscillava attorno ai 40mila dollari. Ieri, mentre il prezzo della regina delle crypto saliva vertiginosamente, il trader – evidentemente compiaciuto per aver suggerito una previsione esatta – ha riproposto il contenuto [1], commentando “Questo è stato proprio un buon segnale per Bitcoin”.

L’RSI fa sorridere gli investitori 

La notizia ancor più confortante – teoricamente – per i possessori di Bitcoin sta nei valori attuali dell’RSI a 1 e 14 giorni. Il Relative Straight Index di BTC segna infatti un valore ancora inferiore a 70, che generalmente viene considerato il minimo per poter definire un mercato effettivamente rialzista e quindi in pericolo di iper-comprato. Nel momento in cui si scrive il valore dell’RSI14 su Bitcoin è di 69.2, mentre l’RSI a 24 ore è a quota 60.3. Possiamo quindi affermare che non siamo in territorio di iper-comprato. Ciò nonostante i valori di prezzo di BTC siano vicinissimi all’All Time High. Bisogna poi sottolineare che il valore di 70/100 per definire un mercato rialzista iper-comprato viene spostato a 80/100 da diversi analisti. Ciò accade quando il quadro macro sul lungo periodo è marcatamente bullish, esattamente come quello attuale di Bitcoin.

Ma le buone notizie non finiscono qui, perché diversi esperti fanno notare come tutto questo scenario si stia concretizzando nell’ambito di un quadro macroeconomico particolare, con la FED che ancora una volta ha deciso di non abbassare i tassi di interesse. La precedente bull run si andò invece a realizzare in una fase storica contraddistinta da un costo del denaro bassissimo, diretta conseguenza delle politiche monetarie attuate per far ripartire l’economia dopo la pandemia.

Bitcoin ETF, gli afflussi tornano a crescere

Il fatto che gli Exchange Traded Funds (ETF) spot su Bitcoin siano tornati a presentare un saldo positivo – seppur esiguo – di afflussi rappresenta la notizia più importante a livello fondamentale. Quella di ieri, lunedì 25 marzo, è stata infatti la prima giornata in positivo dopo ben 5 giorni di saldo negativo. A gravare sul conto complessivo sono ancora i costanti deflussi da Grayscale Bitcoin Trust (GBTC). Ad instillare invece una – per il momento lieve – quota di incertezza nel mercato sono i movimenti di alcuni grandi investitori, che sembrerebbero manifestare un cambiamento del sentiment.

I grandi investitori prelevano Bitcoin: cosa succede 

Stando a quanto riferisce CoinShares nel suo ultimo report pubblico [2], la scorsa settimana i grandi player istituzionali avrebbero venduto oltre 900 milioni di dollari investiti in Bitcoin tramite ETF. A spaventare i grandi investitori sarebbe stato il recente calo dei prezzi e l’estrema volatilità mostrata dall’asset dopo il superamento dell’ATH. Ad alimentare i deflussi sono tuttavia principalmente  le liquidazioni degli asset fallimentari che fanno capo Genesis Global. Il gruppo finanziario starebbe semplicemente riscattando i propri fondi GBTC per riallocarli nei nuovi, ben più convenienti a livello di spese e commissioni, ETF spot su Bitcoin USA. Si tratterebbe quindi in realtà di un’operazione più “neutrale” di quanto sembri.

[1] Analisi RSI

[2] Rapporto CoinShares

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