Bitcoin resiste sopra i 60mila dollari mentre gli investitori sembrano sempre più divisi sul destino del mercato crypto nei prossimi mesi. Quel che è certo al momento è che il sentiment – soprattutto online – degli operatori del mercato sta cambiando, evidenziando una sempre maggior predominanza di commenti ribassisti. Questo cambiamento di scenario, tenendo conto del fatto che il prezzo di Bitcoin è compreso da circa tre mesi nel medesimo range – ovvero quello compreso tra i 60mila ed i 70mila dollari – rappresenta tuttavia un segnale bullish.
Il sentiment su Bitcoin è ai minimi
Il sentiment social e online su Bitcoin ha recentemente toccato i livelli più bassi degli ultimi tempi. Fioccano infatti commenti disincantati, ribassisti, talvolta addirittura catastrofisti. Commenti che talvolta arrivano dai medesimi utenti che confidavano di vedere Bitcoin a $100K entro fine giugno. Diminuiscono invece i commenti degli utenti che ipotizzano una lenta crescita, interpretando gli ultimi 3 mesi – durante cui il prezzo è stato quasi sempre compreso entro il range tra i 60mila e i 70mila dollari – come una classica fase di accumulo.
Cosa sta cambiando nella testa degli investitori
Da segnalare inoltre la discesa del Fear & Greed Index per Bitcoin. Il valore ha infatti raggiunto quote che non si toccavano da mesi. Da giorni il valore oscilla infatti su valori compresi tra i 43 ed i 47 punti. Ciò sta ad indicare che gli investitori in questo momento sono molto più timorosi rispetto a qualche settimana fa. Il calo dell’ottimismo è stato influenzato da vari fattori, tra questi anche e soprattutto preoccupazioni a livello di regolamentazione e per il possibile inasprirsi della crisi geopolitica mondiale.
Perché non è una brutta notizia per Bitcoin
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di una brutta notizia per Bitcoin ed il mercato crypto. Questo evidente cambiamento del sentiment suggerisce infatti che il mercato potrebbe aver raggiunto un punto di svolta. Storicamente, periodi di pessimismo estremo hanno spesso coinciso con i minimi di prezzo, seguiti da rimbalzi significativi. Se ciò fosse vero anche questa volta, la soglia dei 60mila dollari sarebbe ormai da interpretare come un vero e proprio bottom.
Bitcoin starebbe dunque continuando a ritestare tale livello in attesa della fine della fase di accumulo, che – coincidendo inoltre con il ritorno di grosse sacche di liquidità sul mercato dopo la fine del periodo delle tasse – potrebbe innescare l’inizio di una nuova dirompente fase rialzista. Questa leg up potrebbe portare la regina delle criptovalute verso nuovi massimi, se non addirittura verso l’iconica soglia dei 100mila dollari.
Cosa dice il grafico
Nel frattempo il prezzo di Bitcoin è in calo del -1,4% nelle ultime 24 ore. Contestualmente la market cap è scesa a valori vicini ai 1210 miliardi di dollari. Il volume di scambi si attesta invece attorno ai 22 miliardi di dollari, in calo del -1,2% nelle ultime 24 ore. Un po’ meglio Ethereum che nelle ultime 24 ore perde soltanto il -0,5%, con la market cap tornata sui 414 miliardi di dollari. La proporzione tra la capitalizzazione di Bitcoin rispetto a quella di Ethereum si mantiene dunque su un rapporto di 3:1.
Sono un Content Editor che ha scritto oltre 7.000 articoli per magazine e testate giornalistiche. Oggi mi occupo principalmente di cronaca finanziaria, politica e attualità e per Broker-Forex.it scrivo per la sezione news su crypto e Bitcoin.