Bitcoin e guerra: come affrontare questa fase

Le crescenti tensioni geopolitiche hanno complicato non poco il percorso di Bitcoin (BTC) e delle criptovalute nelle ultime 72 ore. Mentre nella notte italiana tra sabato e domenica si diffondevano le notizie relative all’offensiva con droni dell’Iran contro Israele, la regina delle criptovalute crollava trainandosi appresso il resto del settore.  Visto il costante complicarsi dello scenario geopolitico, il noto massimalista Bitcoin Mike Novogratz, CEO di Galaxy Digital, ha voluto condividere la sua visione per il futuro con i suoi numerosi – oltre 460mila utenti – seguaci su X.

Bitcoin e guerra tra Israele e Iran

Bitcoin crolla e recupera a causa delle tensioni internazionali 

Il calo sul grafico di Bitcoin, al momento quasi del tutto riassorbito, è arrivato a toccare quota -8,3%. Ancor più pesante, come sempre, il calo delle ALT coin, con una perdita complessiva di 6 miliardi di dollari di open interest, soltanto in parte riassorbiti. Ciò ha ovviamente innescato meccanismi di panic sell, in buona parte dovuti alla paura di una escalation del conflitto. Uno scenario quest’ultimo che in queste ore sembra però tutt’altro che imminente, viste le rassicurazioni arrivate da entrambi i fronti – iraniano e israeliano – ma ancor di più statunitense.

Nessuno vuole davvero la guerra tra Iran e Israele 

I vertici USA sembrano infatti interessati in primis a contenere la reazione israeliana ed è fuori dubbio che lo scoppio di un vero e proprio conflitto non converrebbe in alcun modo all’Iran e ai suoi alleati, ma neanche ai paesi arabi sunniti e antagonisti di Teheran. Ad ogni modo è altrettanto certo che i prossimi mesi continueranno ad essere turbolenti a livello finanziario. Per il settore crypto si tratterà dell’ennesimo banco di prova per consolidarsi come riserva di valore e bene rifugio.

Mike Novogratz resta fiducioso

Il CEO di Galaxy Digital, Mike Novogratz, ha diffuso la sua opinione in merito alla questione, fornendo indirettamente dei consigli su come affrontare una fase così complessa da interpretare.  Novogratz ha espresso preoccupazioni riguardo alle potenziali ripercussioni economiche dell’allargamento del conflitto già in corso in Medio Oriente. Pur ammettendo l’incertezza del momento, l’esperto ha tenuto però a ribadire la sua totale fiducia nella resilienza di Bitcoin. Secondo la sua visione, BTC andrà infatti in ogni caso a far sorridere gli investitori sul lungo periodo, anche qualora lo scenario internazionale dovesse ulteriormente complicarsi. Novogratz auspica ovviamente che “il sangue freddo prevalga” e che non si assista all’inizio di un conflitto regionale su vasta scala.

Bitcoin: quando “la guerra costa”

“Le guerre costano – dichiara [1] infatti il noto massimalista Bitcoin – sto pregando affinché il conflitto non si allarghi, ma una volta superata questa fase di rischio, Bitcoin riprenderà la sua tendenza al rialzo. Prego che prevalga la calma e il sangue e freddo, e che questo non sia l’inizio di un grande conflitto regionale. Ci sono così tante cose belle che accadono in Medio Oriente, è semplicemente tragico che siamo arrivati a questo.” In sostanza, il consiglio che Novogratz sta indirettamente dando agli investitori sul lungo periodo è di resistere e attendere che Bitcoin faccia Bitcoin, consolidando il suo uptrend sul lungo periodo, affrontando però fasi di estrema volatilità durante il percorso.

[1] Dichiarazioni Mike Novogratz

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