Bitcoin a 100.000 $ entro giugno: la previsione di Kiyosaki

Robert Kiyosaki vede Bitcoin a 100k entro giugno 2024 e fa discutere online. Nel frattempo la regina delle criptovalute supera i 52mila dollari e continua a mostrare segnali di forza, sia sul breve che sul lungo periodo. Diversi analisti finanziari evidenziano però la possibilità di un nuovo calo dei prezzi prima della partenza del vero e proprio mercato rialzista.

Previsioni Bitcoin 100.000 $

Robert Kiyosaki, il guru finanziario che crede in Bitcoin

Quella di Robert Kiyosaki è una delle figure più seguite ma al tempo stesso discusse della finanza internazionale. Genio assoluto secondo qualcuno, affabulatore sopravvalutato secondo altri, Kiyosaki deve la sua fama planetaria al best seller “Rich Dad Poor Dad”, letteralmente “Padre ricco, padre povero”. Si tratta di un manuale di educazione finanziaria, pubblicato nel 1997 e capace di vendere ben 40 milioni di copie in tutto il mondo fino ad oggi. Ma Kiyosaki è anche e soprattutto un esperto imprenditore e investitore.

Da molti anni palesa la sua fiducia nei confronti di Bitcoin, soprattutto tramite analisi e post sui social media. Cosa che non ha mancato di fare neanche ieri, proprio mentre diversi analisti cercavano di spegnere gli entusiasmi sulle previsioni per i prossimi mesi, evidenziando come nel periodo immediatamente precedente all’halving di Bitcoin di aprile potrebbe concretizzarsi un rintracciamento consistente, prima dell’inizio del vero e proprio mercato toro.

Bitcoin, Kiyosaki vede i 100k entro giugno 2024

Bitcoin a 100k entro giugno”, ha sentenziato Kyiosaki via X (ex Twitter), suscitando le immediate e variegate reazioni del pubblico. Tra le condivisioni del tweet troviamo infatti commenti di ogni genere: da chi lo invita a “tornare a dormire”, a chi invece si mostra ancor più fiducioso e ritiene che il prezzo di Bitcoin a giugno potrebbe aver raggiunto addirittura  i 250mila dollari.

 

Nel frattempo la regina delle criptovalute continua a mostrare forza, mantenendosi su valori di prezzo che oscillano attorno ai 52mila dollari. Ma perché diversi analisti, contrariamente a Kiyosaki, prevedono invece un consistente calo del valore dell’asset prima dell’halving di aprile?

Bitcoin, calo prima del vero bull market? Cosa dice l’analisi ciclica

È in buona parte l’analisi ciclica a suggerire un possibile movimento ribassista di Bitcoin. Nei precedenti cicli l’oro digitale ha infatti sempre acquisito valore tra i sei e i sette mesi antecedenti all’halving, per poi iniziare una discesa consistente pochi mesi prima dell’evento e ripartire dopo il suo completamento. Secondo alcune voci autorevoli il calo pre-halving del 2024 potrebbe essere notevole, tanto da arrivare a definirlo un vero e proprio crash, pur ammettendo la “contro-intuività” del concetto, dato che l’effetto bullish conseguente all’halving resta innegabile.

Bitcoin, i precedenti crolli pre-halving

Nel 2012 Bitcoin crollò di oltre il 40% in soli 3 giorni, pochi mesi prima dell’halving. Nel 2016 la discesa fu invece meno consistente, attestandosi sul – 14 %. Il crollo pre-halving più clamoroso è sicuramente quello del 2020, anche se influenzato dal cigno nero andatosi ad abbattere sulla finanza internazionale a causa della pandemia. Nel 2020 Bitcoin stava infatti mostrando segnali di grande forza e solidità, in pochi si aspettavano un calo. Dopo aver raggiunto i 10.000 dollari nei primi giorni di febbraio, l’11 marzo – data ormai passata alla storia come “giovedì nero” – il prezzo crollò invece drammaticamente sotto i 5mila dollari, arrivando a toccare addirittura quota 3.800 dollari.

Una forte correzione pre-halving sembra dunque rappresentare una caratteristica comune a tutti i cicli di Bitcoin, non ci sarebbe quindi da stupirsi se la storia dovesse ripetersi anche prima della prossima bull run.

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