Torna la paura su Bitcoin, Ethereum e mercati crypto. O meglio, più che “ritorno alla paura” dovremmo parlare di ridimensionamento dell’euforia, quindi di un clima tutto sommato stabile. Ma gli investitori in valute digitali sanno bene che quello tra euforia e paura in ambito crypto è un confine ben più labile rispetto a qualsiasi altro mercato finanziario, mentre la stabilità non è mai stata di casa. Nelle ultime 24 ore Bitcoin è infatti sceso del -6,27%, con il prezzo che al momento si attesta sui $62.500. A evidenziare una mutazione nel sentiment è anche il Bitcoin CoinDesk Index, che torna in posizione neutrale per la prima volta da un anno.
Bitcoin: cosa dice il Fear & Greed Index
Il Crypto Fear & Greed viene calcolato integrando tra loro molteplici parametri, tra cui la volatilità del mercato, il volume degli scambi, la variazione dei prezzi delle criptovalute, ma anche l’attività sui social media. Tale elaborazione va determinare un coefficiente che può variare da 1 a 100, dove 1 rappresenta il massimo della paura, mentre 100 rappresenta il massimo dell’avidità. Attualmente il livello del Fear & Greed Index su Bitcoin è ancora in ambito “greed”, ovvero avidità. Tuttavia è impossibile non notare come questo indicatore sia passato da un valore di 80 – quindi grande avidità – all’attuale 65, in una sola settimana.
Bitcoin scende ma i volumi restano stabili
Nonostante il calo, i volumi su Bitcoin (BTC) restano però significativi. Nelle ultime 24 ore gli scambi si attestano infatti sui 45 miliardi di dollari, in aumento del +4,5% rispetto al giorno precedente. Come anticipato, l’indice Bitcoin Trend Indicator (BTI) di CoinDesk è tornato [1] neutrale, evidenziando un indebolimento dello slancio rialzista che da ottobre 2023 spinge il mercato di Bitcoin e delle criptovalute. A innescare il rally erano state anche e soprattutto le notizie relative alla sempre più probabile approvazione – poi avvenuta a gennaio – degli ETF Spot su Bitcoin da parte della SEC.
Bitcoin, “resistono” anche gli ETF
Per il momento comunque non si registrano deflussi significativi dai vari ETF Bitcoin, fatta ovviamente eccezione per il solito GBTC. “Nonostante il forte calo, i volumi di scambio sugli ETF sono rimasti robusti. Parliamo nel complesso di oltre 16 miliardi di dollari, con una media di 3,2 miliardi di dollari al giorno”, spiegano infatti gli analisti di Fineqia in una nota condivisa con CoinDesk.
Ethereum resiste, mentre arriva il primo ETF
Se Bitcoin “resiste” Ethereum (ETH) non è da meno. Anche in questo caso, nonostante un calo di oltre il -6%, i volumi di scambio restano importanti, con oltre 22 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore. A far sorridere gli investitori c’è poi la notizia dell’approvazione del primo ETF su Ethereum a Hong Kong. La speranza di molti è che l’approvazione asiatica dei nuovi ETF possa in una qualche misura incentivare la – sempre più complessa a dire il vero – approvazione di un ETF Ethereum anche negli Stati Uniti, magari già a maggio. Ciò nonostante molti esperti crypto non considerino un problema il fatto che ciò avvenga a dicembre o addirittura nel 2025.
[1] Indice Bitcoin Trend Indicator
Sono un Content Editor che ha scritto oltre 7.000 articoli per magazine e testate giornalistiche. Oggi mi occupo principalmente di cronaca finanziaria, politica e attualità e per Broker-Forex.it scrivo per la sezione news su crypto e Bitcoin.