I Bitcoin possono continuare a resistere ai ribassisti? – Le perdite dei BTC sono dietro l’angolo

Sulla carta nelle prossime ore non dovremmo vedere molti cambiamenti con il prezzo dei BTC che rimane sostanzialmente invariato a $ 29.100. Il problema di fondo è rappresentato dalla volatilità implicita dell’opzione settimanale al 25% che potrebbe causare una serie di perdite non ancora calcolate dagli investitori. In quest’ottica non possiamo dimenticare il mezzo miliardo di dollari di contratti di opzioni Bitcoin in scadenza che nella sostanza hanno un punto dolente massimo di $ 29.500 pronto a segnalare il livello in cui si verificheranno le tanto temute perdite.

Il prezzo dei Bitcoin riuscirà a riscattare il suo minimo fisso da 6 settimane?

I dati che abbiamo a nostra disposizione sul percorso dei BTC ci parlano di un rapporto put/call pari a 0,38 per la scadenza di venerdì, il che significa che le posizioni lunghe stanno pagando per le posizioni corte. D’altronde il prezzo del token non sembra voler reagire visto che resta al minimo da sei settimane poiché i contratti di opzioni BTC del valore di $ 530 milioni sono in scadenza. Il punto dolente massimo che segnerebbe le maggiori perdite finanziarie è di $ 29.500. Un calo che in questa fase i BTC non potrebbero permettersi, cosa fare a riguardo?

È interessante notare che il valore dei contratti di opzioni Bitcoin che scadranno il 4 agosto è notevolmente inferiore ai 2,09 miliardi di dollari della scorsa settimana. Per questo motivo i riflettori sono tutti puntati sul percorso dei rialzisti braccati da una pressione che non sembra volersi esaurire. In tal senso tutta la parte legata alla scadenza delle opzioni Bitcoin e delle relative prospettive di guadagno resta al momento piuttosto fumosa. Per questo motivo gli addetti del settore si stanno chiedendo come si possono conciliare le perdite dovute alle scadenze e una embrionale possibilità di riscatto portata avanti dai rialzisti. D’altronde il volume degli scambi e la volatilità in Bitcoin sono rimasti relativamente stabili nelle ultime due settimane.

Ulteriori verifiche da parte degli analisti ci hanno portato a comprendere con maggiore chiarezza il peso di 18.000 contratti di opzione in scadenza con un rapporto put call di 0,38. Secondo la principali società di analisi, la volatilità implicita del termine principale di Bitcoin è in una tendenza al ribasso quasi unilaterale da marzo, il che ha mantenuto i prezzi di scadenza vicino al punto di rottura massimo per un lungo periodo di tempo prestabilito dai partecipanti.

Su questa lunghezza d’onda si teme che il mercato ribassista in corso non ha una fine vera e propria e continuerà a battere il suo martello sulle speranze dei rialzisti. Potrebbe essere necessario più tempo del previsto prima che l’asset ritorni. I partecipanti ai marker continuano a rimanere ribassisti e contratti più lunghi vengono venduti come put di short. Per questo abbiamo visto i prezzi di Bitcoin ed Ethereum continuare a diminuire con gli asset che hanno faticato a riprendersi dalla tendenza al ribasso a causa della crescente incertezza normativa e dell’exploit di Curve Finance che ha scosso l’ecosistema DeFi. A questo punto è lecito chiedersi: ma alla fine dei conti i BTC prenderanno il sopravvento sulla spinta ribassista?

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