La FCA contro i rischi delle crypto

La recente mossa della FCA di spendere una cifra record di oltre 10 milioni di sterline per boicottare le criptovalute ha fatto il giro del web e conferma la politica finanziaria messa in campo dai regolatori inglesi che mirano ad ampliare il mercato digitale minando la credibilità del trading online. A tal proposito la decisione della Financial Conduct Authority (FCA) dimostra che l’obiettivo è mostrare i rischi delle cripto minimizzando sui vantaggi.

A questo punto è chiaro a tutti che dietro le buone intenzioni della campagna di marketing digitale nazionale da 11 milioni di sterline c’è l’intento di affossare il progetto cripto, celato dietro la necessità di avvertire gli investitori inglesi sui pericoli delle criptovalute e sulla loro portata illusoria. Su questa lunghezza d’onda Nikhil Rathi, direttore della FCA, non ha avuto freni nel rivelare l’identità di questa iniziativa tesa a mostrare le falle del sistema digitale.

Inizialmente questa mossa è passata inosservata perché sembrava dettata dalla necessità di creare un fondo per sostenere coloro che avevano perso il proprio capitale utilizzando gli strumenti del mercato digitale. In realtà si vuole proprio limitare l’intervento dei giovani negli investimenti crypto. A tal proposito Rathi ha tuonato così: “sempre più persone vedono gli investimenti come intrattenimento e questo comportamento irrazionale potrebbe portare a perdite significative”. Più che preoccupazione da parte dei regolatori finanziari sembra paura di perdere il controllo delle finanze nazionali!

Le reazioni sono state di diversa natura: da chi ha visto in questa stretta il terrore di perdere credibilità a chi invece ha visto la necessità di fare piazza pulita specie dopo la Brexit. In ogni caso, secondo noi, questa chiusura forzata innescherà solo l’effetto contrario perché dimostrerà che il sistema delle criptovalute è vantaggioso e non deve cedere ad alcuna restrizione e limitazione. Per questo motivo riteniamo che questa strada si rivelerà fallimentare.

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