Che le autorità governative e di vigilanza degli Stati Uniti non siano propriamente fan delle criptovalute non è una novità. Nelle ultime ore il clima si sta però pericolosamente surriscaldando. A rinfocolare il dibattito sono alcune dichiarazioni, a dir poco agguerrite, del vice-segretario al Tesoro [1] Adewale O. Adeyemo, che già in passato aveva manifestato la sua totale disistima – recepita come totale mancanza di comprensione della materia da parte di alcuni appassionati – nei confronti del mondo delle criptovalute. Adeyemo ha tenuto a rimarcare l’attuale carenza di regolamentazione del settore, ponendo l’accento sulle stablecoins.
USA contro le criptovalute: “Permettono alla Russia di aggirare le sanzioni”
La motivazione principale del discorso dell’alto funzionario del Tesoro è evidentemente politica e pone in luce il clima di estrema tensione che si respira al momento a livello internazionale. La preoccupazione principale del vice segretario è che i Paesi sotto sanzioni e le organizzazioni criminali abbiano facile accesso a questi asset e possano quindi sfruttarli per le proprie attività commerciali e di riciclaggio. Ovviamente, quando Adeyemo parla di “Paesi sotto sanzioni” sta facendo riferimento alla Russia, successivamente citata in maniera esplicita. Queste le sue parole: “Stiamo riscontrando un utilizzo sempre maggiore da parte della Russia di questi meccanismi di pagamento alternativi, inclusa la stablecoin Tether. Lo scopo della Russia è aggirare le sanzioni, in questo modo riescono più facilmente a trovare fondi per alimentare ulteriormente la macchina da guerra”.
Criptovalute, Adeyemo chiede nuove leggi e sanzioni
Ma non c’è solo la Russia. Adeyemo ha infatti avvertito il Congresso che gruppi terroristici come al Qaeda e Hamas, nonché Paesi come la Korea del Nord, starebbero perpetuando sforzi per sfruttare illecitamente l’anonimato garantito dalle criptovalute. Secondo il vice-segretario, la Corea del Nord avrebbe addirittura già attuato delle vere e proprie rapine informatiche. Si tratterebbe in buona sostanza di SCAM crypto, eseguiti però da un ente governativo, con tutti i vantaggi del caso. Adeyemo ha quindi esplicitamente esortato il Congresso USA a far passare una nuova legge per conferire alle autorità investigative strumenti più potenti per perseguire questi cosiddetti attori malevoli, che si tratti di truffatori, organizzazioni criminali internazionali o altri stati sovrani. Secondo il vice segretario tra gli strumenti dovrebbero essere incluse sanzioni secondarie nei confronti di chi fornisce questo genere di risorse digitali, che renderebbero più facile attuare movimenti finanziari illeciti.
Crypto nel mirino del Tesoro USA, ma i truffatori preferiscono la finanza tradizionale
Nel discorso Adeyemo ammette che i terroristi per il momento “preferiscono generalmente fare affidamento su prodotti e servizi finanziari tradizionali. Tuttavia esprime estrema preoccupazione in quanto, secondo la sua interpretazione, le criptovalute saranno sempre più utilizzate per scopi illeciti in futuro. Queste le sue parole: “Senza l’azione del Congresso con l’istituzione di nuove leggi in grado di fornirci gli strumenti necessari, l’uso di queste risorse online da parte di questi attori malevoli non potrà che aumentare. Inoltre, mentre questi attori al momento sfruttano le risorse virtuali solo per una parte minoritaria dei loro crimini, siamo sicuri che in altri settori gli attori illeciti si affidino del tutto, o quasi, alle criptovalute”.
[1] Il discorso del vice segretario al Tesoro USA Adeyemo
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