Dash e Zcash sprofondano dopo l’annuncio di OKX

Il tempismo di OKX nella cancellazione dal suo listo di Dash e Zcash si è rivelato deleterio per gli investitori che ora devono fare i conti con un ribasso inatteso. In questo scenario prima il prezzo di Dash è sceso del 10,4%, arrivando a 33 dollari al momento della stesura di questo articolo, poi il prezzo di Zcash ha registrato un calo quasi uguale, con l’altcoin scambiato sotto i 30 dollari, perdendo il supporto di tutti e tre gli EMA. Tutta colpa del quarto exchange di criptovalute più grande al mondo, OKX, che ha annunciato la rimozione dalla lista di tutti i token sulla privacy.

Il piano di OKX si abbatte sull’azione dei prezzi di Zcash e Dash

Il crollo dei prezzi di Dash e Zcash è stato quasi inevitabile dopo che OKX ha annunciato che presto delisterà circa otto token crittografici. Questi includono asset del calibro di FSN, ZKS, CAPO, CVP, XMR, DASH, ZEC e ZEN. Queste risorse crittografiche rappresentano quasi tutti i principali token di privacy quotati sull’exchange. In ogni caso entro il 4 e 5 gennaio, tutti questi token verranno rimossi dalla quotazione con termini di scadenza che stanno mettendo a dura prova gli investitori. In particolare quelli legati a Zcash (ZEC) e Dash (DASH) che hanno subito il calo maggiore.

Stiamo parlando di picchi sistematici e di cali senza via di guarigione con il prezzo di Zcash sceso al di sotto della soglia dei $ 30 con la possibilità di essere scambiato a $ 29,02, laddove una caduta del 9,8% in un singolo giorno ha portato l’altcoin a superare tutte e tre le medie mobili esponenziali (EMA) a 50, 100 e 200 giorni. Anche il prezzo del Dash ha avuto una reazione simile poiché la criptovaluta è scesa di oltre il 10% sul grafico , scendendo a 33,30 dollari.

La crisi delle community targate Zcash e Dash 

Anche se per ora la scelta di OKX non è stata seguita da altri exchange, la rimozione dalla lista di quotazione rappresenta un vero e proprio ostacolo per i due token che hanno registrato all’improvviso numerose perdite senza nessuna possibilità di recupero. In effetti il problema di questo ribasso è proprio questo e cioè che non c’è alcuna potenzialità di riscatto dato che è il calo è stato alimentato dalla chiusura dell’exchange verso questa tipologia di token.

Il prezzo di DASH: le previsioni

Il discorso è che quando un exchange forte toglie dalla sua lista i token provoca inevitabilmente una frattura tra quegli asset e gli investitori, perché contribuisce ad alimentare un sentiment negativo verso quella community. Di conseguenza il ribasso provocato è solo il primo passo perché privo di una possibilità di rilancio. Di contro bisogna valutare un aspetto che molti analisti stanno sottovalutando su DASH e cioè che un indicatore di riferimento come il Relative Strength Index (RSI) si trova sopra la linea neutrale al livello di 50,0. Di conseguenza c’è ancora un po’ di fuoco nelle ceneri. Si tratta quindi di un segnale ottimista per gli investitori delusi che dunque possono ancora sperare in un ridimensionamento della corsa per DASH malgrado il ribasso.

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