Archiviato l’halving, Bitcoin torna sopra i 66mila dollari per la prima volta in una settimana. È un ottimo segnale, soprattutto tenendo conto delle tensioni geopolitiche in atto, nonché del previsto ritracciamento post halving, al momento non concretizzatosi. Nel frattempo le principali coin layer2 su Bitcoin fanno meglio di BTC. Tutto ciò a pochi giorni di distanza dal debutto di Rune, arrivato contemporaneamente all’halving. Il nuovo protocollo rappresenta una vera e propria svolta per il mercato crypto. Secondo molti esperti del settore permetterà a Bitcoin di competere con Solana (SOL) ed Ethereum (ETH) – al momento lontanissime – per il trono della DeFi.
Coin L2 su Bitcoin fanno meglio di BTC
Le principali coin Layer 2 hanno incrementato il proprio valore tra il +5 e il +20% dal momento dell’halving in poi. Si tratta di percentuali superiori a quelle di BTC nella medesima finestra temporale, che si ferma ad un, comunque ottimo, +4,7%. Il top gainer è STX, token nativo dei principali stack L2 Bitcoin, cresciuto di oltre il +20%, arrivando a toccare quota $2,87 . Ciò va a connotare STX come una delle venticinque valute digitali più performanti delle ultime 24 ore. Performance di rilievo anche da parte di altri Layer2. Su tutti il token ELA, cresciuto del +11% dall’halving, ma anche SAVM, la cui crescita negli ultimi due giorni è del +5%.
Layer2 su Bitcoin: cosa sono
Ma cosa intendiamo quando parliamo di Layer2 su Bitcoin? Questi progetti offrono soluzioni ai problemi di velocità delle transazioni sulla blockchain di Bitcoin. Elaborando infatti i dati fuori dalla catena principale consentono ovviamente una maggiore scalabilità e velocità. Le differenze con i Layer2 di Ethereum sono notevoli e sostanziali, non essendo i primi basati su smart contract. Uno degli obiettivi dei Bitcoin Layer2 è introdurre nuove funzionalità, soprattutto per facilitare la programmabilità nella blockchain principale. Ed è proprio per rispondere a questa esigenza che arriva Runes, nuovo protocollo che consente agli utenti di coniare e “incidere” token sulla blockchain di Bitcoin.
Runes, il protocollo che cambia tutto
Subito partita, come ampiamente prevedibile, la corsa alla speculazione su questa nuova sotto nicchia. Tantissimi gli utenti che hanno già coniato le prime meme coin su Bitcoin. Ciò ha comprensibilmente intasato la rete e determinato costi di transazione più elevati. Stando a quanto riporta [1] Ord.io, al momento il numero complessivo di iscrizioni di rune riscontrabili sulla blockchain di Bitcoin si attesta a circa 3.700 iniziative diverse.
Bitcoin entra nella partita della DeFi
In estrema sintesi Rune può essere definito come un protocollo la cui funzione è permettere e facilitare la creazione di token fungibili sulla blockchain di Bitcoin. Questo nuovo standard sfrutta il modello UTXO di Bitcoin e il codice operativo OP_RETURN. Gli esperti si aspettano che le runes incrementino ed espandano l’utilità della rete. L’obiettivo è attirare un numero crescente di nuovi utenti, entrando di fatto in competizione con Ethereum e Solana in ambito DeFi. Una delle conseguenze più ovvie di tutto ciò sarà ovviamente la creazione crescente di memecoin su Bitcoin. Secondo un recente rapporto pubblicato da [2] Franklin Templeton, Runes potrebbe letteralmente sconvolgere il panorama DeFi, attualmente dominato da Ethereum e Solana.
[1] Report di Ord.io
[2] Rapporto di Franklin Templeton
Sono un Content Editor che ha scritto oltre 7.000 articoli per magazine e testate giornalistiche. Oggi mi occupo principalmente di cronaca finanziaria, politica e attualità e per Broker-Forex.it scrivo per la sezione news su crypto e Bitcoin.