Il recente sell-off di Ethereum da parte di Jump Trading ha avuto un ruolo determinante nella crisi del prezzo delle regina delle altcoin degli ultimi giorni. ETH, che ha accusato ben più di Bitcoin e Solana l’ultimo bloody Monday finanziario globale, potrebbe però aver già passato il momento più duro. Jump Trading ha infatti liquidato 11.501 ETH per un valore di oltre 29 milioni di dollari, con altri 48 milioni in ETH pronti per la vendita. Attualmente, il market maker ha ancora 21.394 wstETH (circa 63 milioni di dollari) da vendere.
Movimenti del mercato e impatto sul prezzo
Investitori e analisti spesso monitorano le vendite delle grandi entità nel mercato delle criptovalute per anticipare possibili variazioni di prezzo. Il recente calo di Ether sotto i 2.200 dollari è stato in parte causato dalle vendite aggressive di Jump Trading, supportate dalle osservazioni di QCP Group, che ha identificato queste vendite come un fattore scatenante principale del crollo.
Dal 24 luglio al 5 agosto, Jump Trading ha venduto oltre 83.000 wstETH, contribuendo significativamente al crollo del mercato iniziato il 24 luglio. Anche altri market maker hanno liquidato grandi quantità di Ether durante questa fase, con cinque dei principali market maker che hanno venduto complessivamente 130.000 ETH, equivalenti a oltre 290 milioni di dollari, contribuendo alla repentina discesa del prezzo da 3.000 a meno di 2.200 dollari. Ovviamente non si tratta dell’unico fattore.
Il crollo di Ethereum resta dovuto al crollo di Bitcoin, a sua volta fortemente correlato al crollo del mercato azionario. Questi movimenti, oltre ai deludenti risultati degli ETF, spiegano però perché Ethereum ha sofferto ben più delle altre criptovalute.
Possibile recupero di Ethereum
Nonostante la discesa settimanale del 23%, Ethereum ha mostrato segnali di recupero con un rialzo del 3,29%, scambiando attualmente intorno ai 2.533 dollari. Michaël van de Poppe, fondatore di MN Capital, ha indicato che la crescente domanda di ETF su Ether potrebbe superare l’offerta, suggerendo un possibile futuro rialzo.
Secondo van de Poppe, Ethereum è “sottovalutato” e pronto per una significativa crescita grazie agli afflussi consistenti sugli ETF. Questi movimenti suggeriscono che il mercato potrebbe presto stabilizzarsi, con una potenziale ripresa del prezzo di Ether all’orizzonte.
Chi è Michaël van de Poppe
Michaël van de Poppe è un rinomato analista e trader di criptovalute, conosciuto per la sua vasta esperienza e competenza nel settore finanziario. È il fondatore di MN Capital, una piattaforma dedicata all’analisi dei mercati finanziari, con un particolare focus su Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute. La sua carriera si distingue per un’approfondita comprensione dei mercati, combinando analisi tecnica e fondamentale.
Van de Poppe è anche un vero e proprio influencer finanziario sui social media, soprattutto su X, dove condivide regolarmente previsioni di mercato e analisi dettagliate. Ha collaborato con vari media finanziari e piattaforme educative, contribuendo a diffondere la conoscenza sulle criptovalute. Grazie alla sua capacità di prevedere le tendenze di mercato, van de Poppe è diventato una figura rispettata e influente nel mondo delle criptovalute.
Fonte dati: CoinMarketCap. Fonte analisi: Michaël van de Poppe, MN Capital.
Appassionato di trading online investe regolarmente su Azioni, ETF e Criptovalute. Nel 2020 decide di fondare il blog Broker-Forex.it per il quale si occupa di realizzare guide e news principalmente su criptovalute.