Nelle ultime 24 ore Tether ha aumentato la sua capitalizzazione di mercato di ben 1 miliardo di dollari. Il totale di nuovi USDT immessi nel 2024 ha quindi raggiunto i 31 miliardi di dollari. La capitalizzazione complessiva di Tether ha invece toccato quota $111 miliardi. Secondo l’opinione di diversi analisti finanziari crittografici, il crescente aumento di capitalizzazione di mercato di USDT potrebbe aver giocato un ruolo molto più importante di quanto si pensasse fino ad ora nel bull market degli ultimi mesi. Per questo motivo le ultime mosse di Tether potrebbero contribuire direttamente a una nuova impennata di tutto il settore crypto. L’azienda ha infatti manifestato l’intenzione di investire regolarmente il 15% del suo profitto netto in Bitcoin.
USDT, BTC e gli Stati Uniti
L’obiettivo di questo vero e proprio gigante del settore della crypto finanza è evidentemente diversificare le riserve della stablecoin. Ciò va a determinare un quadro di sempre maggior interconnessione tra Bitcoin e l’economia statunitense, dato che Tether detiene oltre 90 miliardi in buoni del Tesoro degli Stati Uniti.
Il 31 marzo 2024 Tether ha acquistato 8.888 Bitcoin per 618 milioni di dollari, diventando il settimo maggiore detentore di Bitcoin al mondo. Il portafoglio della società detiene quindi – per ora – circa 78.317 BTC. Il valore complessivo, al prezzo corrente, ammonta circa 5,18 miliardi di dollari. Una cifra a dir poco considerevole, soprattutto tenendo conto del fatto che l’intenzione di Tether di diversificare in Bitcoin è stata palesata solo un anno fa.
Tether ha giocato un ruolo chiave nella crescita di Bitcoin tra fine 2023 e inizio 2024
Secondo un numero crescente di analisti, Tether avrebbe giocato un ruolo determinante nel bull market di Bitcoin tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Questo perché di norma l’emissione di nuovi USDT da parte di Tether aumenta la liquidità disponibile nel mercato delle criptovalute. Ciò va a facilitare maggiori volumi di trading, che possono portare a un aumento dei prezzi, in primis quelli di Bitcoin. Inoltre, Tether ha annunciato proprio all’inizio di questa fase di mercato l’intenzione di investire una parte dei suoi profitti netti in Bitcoin, sostenendo così la domanda.
USDT è la stablecoin di riferimento di tutto il settore
Bisogna poi sottolineare come a livello macroeconomico l’emissione di grandi quantità di USDT possa essere interpretata dagli investitori come un segnale di fiducia del mercato stesso nelle criptovalute. USDT ha infatti consolidato il suo ruolo di stablecoin di riferimento del settore.
Possiamo quindi affermare senza paura di sbagliare che in passato, più volte, l’aumento dell’offerta di USDT ha avuto un impatto significativo sui movimenti di prezzo di Bitcoin. Questo è determinato sia dall’aumento della liquidità, che dagli investimenti diretti in Bitcoin della compagnia. Ma anche e soprattutto dall’effetto di fiducia che Tether, attore chiave nella dinamica dei prezzi delle criptovalute, va ad innescare nel resto dei partecipanti al mercato.
Analisi Tecnica Bitcoin: un retest a 63.500 sarebbe salutare
Nelle ultime 24 ore Bitcoin ha mantenuto un trend rialzista, consolidandosi prima sopra i 65.000 dollari e trasformando questo livello di resistenza in un supporto significativo. Da qui è partita la risalita verso gli attuali 67mila dollari, una soglia chiave. Gli indicatori di momentum come l’RSI mostrano una rassicurante continua forza al rialzo, senza segnali di importante iper comprato.
Le medie mobili a lungo termine supportano ulteriormente questo trend positivo. Tuttavia, alcuni analisti avvertono di un possibile ritracciamento verso i 63.500 dollari nel breve termine. Si tratterebbe in ogni caso di un movimento salutare per consolidare il supporto prima di puntare ai 70.000 dollari.
Fonte: dati Coinmarketcap
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