Il prezzo di Bitcoin scende ancora: 60.000 dollari il supporto chiave che BTC non deve perdere

Il prezzo di Bitcoin (BTC) continua a scendere, trainandosi dietro tutto il resto del comparto crypto. Il cambiamento del trend è evidenziato dai crescenti profitti realizzati dai trader che entrano a mercato con posizioni short. A soffrire è anche e soprattutto Ethereum (ETH), che con ogni probabilità sconta il disincanto per l’ormai sempre più probabile non approvazione degli ETF Spot.

Bitcoin oscilla al momento attorno ai 61.200 dollari, in calo del -1,74% nelle ultime 24 ore. In questa fase sarà fondamentale evitare un ritorno troppo prolungato sotto i 60mila dollari. In primis perché a livello di analisi tecnica ciò andrebbe ad alimentare ulteriormente il trend ribassista, ma anche e soprattutto perché potrebbe incrementare il calo dell’hashrate già in atto.

Bitcoin scende

Bitcoin in calo: cambia il trend e gli orsi prendono il controllo 

Nel corso delle ultime 72 ore – ben più complicate di quanto potrebbe sembrare da un’analisi circoscritta all’andamento dei prezzi –  il mercato di Bitcoin ha registrato liquidazioni di posizioni long per circa 90 milioni di dollari. È soprattutto questo ad aver spinto il prezzo così in basso, con il supporto chiave a $60mila ormai oggettivamente in pericolo. Questa recente flessione è sintomatica del cambiamento di trend sopracitato, con la dominanza di posizioni short che, qualora venisse effettivamente violato il supporto dei 60mila dollari, andrebbe a puntare direttamente verso la soglia dei 57mila dollari.

Le mosse delle balene

Ma siamo pur sempre in bull market. Ed è proprio durante queste fasi di storno che i grandi investitori mettono in atto – o almeno ci provano – gli spostamenti di capitali più significativi e redditizi. I dati on-chain hanno messo in evidenza un significativo incremento delle attività delle whales di Bitcoin negli ultimi giorni. Diversi wallet con patrimoni compresi tra 1.000 e 10.000 Bitcoin hanno accumulato nel complesso ulteriori 941 milioni di dollari in BTC. Questo accumulo, per certi versi inaspettato, potrebbe essere indicativo di una imminente potenziale leg up rialzista.

Volumi Bitcoin in calo

Un dato forse troppo poco sottolineato è quello del calo dei volumi generali del mercato crypto ad aprile 2024. Il volume degli scambi di criptovalute ha infatti appena subito il primo calo mensile dopo ben sette mesi consecutivi di crescita. Stando ai dati forniti da un’analisi di CCData [1] il volume complessivo degli scambi nei mercati spot e dei derivati sarebbe infatti diminuito addirittura del -43,8% tra marzo e aprile. Bisogna però tenere presente che da questo punto di vista marzo era stato un mese record, con scambi su derivati e mercati spot che avevano raggiunto i 9,12 trilioni di dollari.

Crypto in balia delle tensioni geopolitiche

A livello tecnico non può esistere una spiegazione univoca, e la questione non può essere liquidata come un banale “calo fisiologico” dopo il boom di marzo. Secondo gli esperti la vera spada di Damocle per Bitcoin e le criptovalute in questa fase è rappresentata dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, sia sul fronte russo-ucraino che mediorientale. In seconda battuta c’è il calo degli afflussi verso gli ETF Spot su Bitcoin e la sempre più remota possibilità che vengano approvati strumenti analoghi su Ethereum, almeno per ora.

[1] CCData

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