Il prezzo di ARB è salito del 4% dopo l’approvazione in chiave staking

Nelle ultime ore Arbitrum DAO ha approvato la proposta di ARB di distribuire 100 milioni di token come ricompensa di staking. Si tratta di una governance che mira ad accrescere il volume dei trader. Su questa lunghezza d’onda e quindi finanziando la distribuzione dei premi di staking attraverso la tesoreria Arbitrum per un periodo di 12 mesi, il prezzo di ARB sale, continuando il suo rally e dunque raggiungendo la soglia di 4% nel corso della giornata.

Arbitrum DAO approva la proposta per premiare gli staker ARB

Con l’approvazione della proposta per consentire ai possessori di token ARB di mettere in gioco le partecipazioni e guadagnare un profitto l’Organizzazione Autonoma Decentralizzata (DAO) Arbitrum sta favorendo la ripresa dell’asset. In tal senso si calcola che oltre 100 milioni di dollari in premi verranno accantonati per la distribuzione tra gli utenti dello staking in un periodo di dodici mesi. Si tratta di una proposta per un sistema a più livelli per assegnare i premi di staking ai possessori di token ARB. La base della proposta era che la tesoreria della DAO deteneva 3,54 miliardi di token ARB.

Ciò ovviamente sta incoraggiando la comunità ad approvare i premi di staking per gli utenti a fronte di un meccanismo di distribuzione che si sta rivelando molto utile per future proposte di ARB. Basti pensare che la maggioranza della community ha trovato questa proposta molto interessante con circa l’66,76% dei favorevoli e il 33,24% dei contrari. A questo punto c’è la possibilità di allocare l’1% (100 milioni di token), l’1,5% (150 milioni di token) o l’1,75% (175 milioni di token) dell’offerta totale di 10 miliardi di ARB come ricompensa per lo staking. Di contro la comunità è ancora in disaccordo su un punto, poiché il 33,24% dei membri DAO ha votato contro gli incentivi allo staking. Quello che però bisognerebbe guardare in questa fase è la percentuale di rialzo che ha portato il prezzo di ARB a $ 1,1299 direttamente nelle quotazioni su Binance.

Di contro una parte dei membri della comunità di ARB ritiene che questa scelta sia troppo rischiosa dal punto di vista dei numeri. Eppure sono in molti a considerare questa governance perfetta per le tempistiche di questa blockchain. Anche se stiamo ancora in una fase embrionale, bisogna ricordare che comunque la votazione già c’è stata e in ogni caso ARB andrà verso quella direzione, dovendo solo sciogliere un nodo relativo alla distribuzione dei token nell’ultimo livello.

A questo punto però i rialzisti sono sul piede di guerra perché senza quella fitta percentuale di contrari sarebbero in vetta, invece sono costretti ora a raccogliere le briciole. Da questo punto di vista molti analisti avevano previsto un grande successo per questa proposta e nessuno si aspettava una parte così consistente di contrari che rappresentano ora un problema in vista di nuovi interventi sul mercato. In tal senso la distribuzione dei token come premio in virtù del meccanismo di staking si sta rivelando più complessa del previsto animando particolarmente i membri della comunità innescando una vera e propria diatriba tra le due parti suoi social media.

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