La contea della Virginia investe i fondi pensione nella DeFi | Fairfax punta sulle startup di criptovalute

Una proposta finanziaria particolarmente interessante arriva dalla contea della Virginia del Nord e in particolare dalla comunità di Fairfax seriamente intenzionata ad investire i propri fondi pensione nell’agricoltura del rendimento DeFi. Si tratta di un progetto pionieristico che fa parte di una iniziativa più ampia che ha portato finora all’investimento di numerosi progetti legati alle monete digitali e agli sviluppi della blockchain.

La contea di Fairfax punta sull’agricoltura del rendimento della finanza decentralizzata (DeFi)

L’iniziativa promossa dal capo del Fairfax County Police Pension System, Katherine Molnar, sta letteralmente entusiasmando il mercato e spingendo molti investitori ad analizzare la proposta che almeno sulla carta ha un grande potenziale in termini operativi. A tal proposito leggendo il relativo prospetto abbiamo scoperto che ha come scopo quello di finanziare due nuovi gestori di hedge fund. Sarebbe la prima volta che i soldi dei fondi pensionistici sono utilizzati per finanziare le attività nella DeFi in maniera continuativa sul mercato.

Non si tratta però di un progetto che ancora deve essere testato, anzi al momento Fairfax ha già impegnato numerosi fondi pensione in sette allocazioni crittografiche potendo fare affidamento su una struttura creata ad hoc per accumulare token nelle diverse fasi di contrattazione in modo da favorire l’intervento di tutti. Per molti traders è un modo diverso ma comunque valido per trarre profitto dalla volatilità attraverso una serie di hedge fund mirati che utilizzano varie strade per sfruttare il potenziale delle crypto come l’agricoltura, il trading di base e l’arbitraggio di scambio incrociato. Questa precisazione è necessaria per spiegare che la Fairfax County non è estranea al settore blockchain e criptovaluta. In tal senso si è partiti da un investimento in contanti dei fondi pensione in criptovalute con rendimenti previsti del 9% e si è arrivati a questa nuova iniziativa sul campo.

Con cifre alla mano risulta davvero interessante il piano finanziario selezionato per supportare questo progetto di investimento che si basa sul solido sistema pensionistico dei dipendenti (ERS) utilizzato come punto di partenza necessario per investire 10 milioni di dollari paragonando l’agricoltura del rendimento a una sostituzione a reddito fisso o un’opportunità per un rendimento maggiore rispetto alle attività sensibili al tasso. Ora indipendentemente dalla portata tecnica di questa approfondita analisi si tratta di un intervento che mira a rendere la DeFi uno strumento utile per l’economia reale confermando il suo ruolo di ponte operativo con l’economia digitale.

D’altronde gli Stati Uniti sono leader nell’utilizzo e nello sviluppo come del resto è confermato dalla leadership conquistata nel Global DeFi Adoption Index della scorsa stagione considerando che questo indice tiene traccia dei Paesi con la maggiore adozione di tale strumenti sul mercato digitale. Tenendo bene a mente che la DeFi ha solitamente successo laddove c’è un alto reddito oltre ad un significativo uso di criptovaluta tra i trader e gli investitori istituzionali. In quest’ottica l’impiego del fondo pensionistico come carburante della DeFi si rivela una mossa vincente per poter incrementare il sistema associato alla blockchain oltre che rinnovare la fiducia degli investitori verso il mercato finanziario delle criptovalute.

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