Ethereum: riduzione record sugli exchange – La quantità di ETH sugli exchange è ai minimi storici

Secondo i traders professionisti ETH sta vivendo un difficile momento di identità monetaria per via della forte pressione che sta subendo dagli investitori. A tal proposito con dati alla mano abbiamo scoperto che la quantità di ETH sugli exchange è scesa pesantemente sotto i livelli minimi con un affondo che ricorda lo scenario terribile del 2018. Basti pensare che dall’inizio di quest’anno circa 1,61 miliardi di dollari di Ether hanno lasciato gli exchange, il che vuol dire che sempre meno persone sono interessate a vendere questo asset nella speranza di un aumento di prezzo nel corso dell’anno. Stiamo parlando di 550.000 ETH che hanno ufficialmente lasciato le piattaforme di trading centralizzate dall’inizio dell’anno. Un dato che spiega in parte il minor afflusso di capitale nel mercato digitale.

 

 

ETH segna il più grande deflusso dal 2018 svelando così le reali intenzioni degli investitori

La maggior parte dei prelievi di Ether dagli exchange è avvenuta la scorsa settimana con un valore impressionante che supera ampiamente i circa 180.000 ETH che hanno ufficialmente lasciato le piattaforme di trading, facendo decrescere il deflusso settimanale ad una quota davvero preoccupante. Per questo motivo i traders hanno lanciato l’allarme temendo che la macchia potesse espandersi per tutto il settore. In effetti di fronte ad un mercato che fatica a recuperare i grandi numeri del passato la tendenza è quella di uscire dagli exchange.

Un dato in particolare che ha catturato la nostra attenzione riguarda quello pubblicato da Chainalysis che ha rivelato cosa è successo esattamente nell’ultima settimana quando i token di ETH hanno lasciato in massa gli exchange di riferimento ad una media di circa 120.000 unità al giorno. Ebbene secondo gli analisti non bisogna attribuire una valenza negativa a questa uscita perché al contrario gli asset detenuti sugli exchange aumentano se vi sono più partecipanti al mercato che desiderano vendere piuttosto che acquistare.

Ebbene se leggiamo lo scenario in questo modo è evidente che tutto cambia perché una prospettiva rialzista potrebbe essere confermata da un precedente come quello dell’ottobre 2021 che ha visto il prezzo di Ether aumentare del 15% dieci giorni dopo il rilevamento di massicci prelievi di ETH dagli exchange. Per questo motivo molti stanno pensando di seguire le orme della maggior parte degli investitori che hanno così rivelato le loro vere intenzioni in un’ottica di strategia sul mercato. A questo punto ci viene da chiedere se alla fine dei conti assisteremo oppure no ad una crisi dell’offerta di Ether. Quello che sappiamo è che l’aumento dei prelievi di Ether dagli exchange ha coinciso con il trasferimento di circa 190.000 ETH nelle pool “stETH liquid staking” di Lido e cioè nel famoso servizio di staking non-custodial che consente agli utenti di fare staking sulla Beacon Chain di Ethereum 2.0 senza alcune delle principali limitazion.

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