Grazie all’oscillatore SSR, i Bitcoin, che al momento hanno raggiunto una soglia chiave, possono finalmente alzare l’asticella delle loro quotazioni sul mercato come effetto collaterale del continuo calo del rapporto di fornitura delle stablecoin. In tal senso questo oscillatore è sceso dell’80% dal livello record portando i Bitcoin a toccare i massimi di due anni dal rialzo nell’ottobre scorso. Questa correlazione con i dati sulle stablecoin non è una coincidenza.
Il prezzo dei Bitcoin riacquista fiducia grazie all’oscillatore SSR
Al momento riflettori puntati sull’oscillatore SSR che traccia il rapporto tra la capitalizzazione di mercato del Bitcoin e il valore combinato di tutte le stablecoin conosciute. Dopo aver raggiunto nuovi massimi storici in ottobre, l’oscillatore SSR è diminuito considerevolmente, passando da 4,13 del 25 ottobre ad appena 0,74 del 22 gennaio. In tal senso risulta chiaro che è uno strumento particolarmente dinamico che viene usato in maniera strategica se interpretato con chiarezza.
Che cos’è l’oscillatore SSR?
L’oscillatore SSR viene utilizzato da trader e analisti per identificare le tendenze del mercato e le potenziali opportunità di acquisto o vendita in Bitcoin. Si tratta di uno strumento chiave che ora funge da proxy per i meccanismi di domanda/offerta tra BTC e USD. In pratica quando i valori SSR sono bassi, le stablecoin hanno più potere d’acquisto per acquistare l’offerta di BTC. Di conseguenza lo Stablecoin Supply Ratio (SSR) si rivela molto importante per definire con maggiore chiarezza il rapporto tra l’offerta di Bitcoin e l’offerta di stablecoin.
Quali sono i cambiamenti che i Bitcoin stanno affrontando nelle dinamiche dell’offerta?
Il primo è legato al lancio dei nuovi ETF Bitcoin, che hanno aperto per la prima volta le porte ai flussi di capitale istituzionale negli Stati Uniti. Inoltre, è ora in corso un importante ribilanciamento da parte di un ETF, il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) appena convertito. Dopo molti anni di negoziazione con un forte sconto sul NAV (con una commissione molto elevata del 2%), la conversione in un ETF spot ha innescato un significativo evento di riequilibrio. Basti pensare che circa 115.6k BTC sono stati riscattati dall’ETF GBTC dopo la conversione.
Come potrebbe cambiare il prezzo di Bitcoin
Analizzando i cambiamenti nella capitalizzazione di mercato complessiva delle stablecoin abbiamo riscontrato un aumento dell’offerta a partire dal quarto trimestre del 2023 con la tendenza al rialzo che sembra continuare. Come abbiamo visto la scorsa settimana con la rotazione delle stablecoin che si sono spostate verso i Bitcoin anche ora ci sono tutti i numeri per favorire un rialzo.
L’offerta di stablecoin è ora superiore di 10 miliardi rispetto al minimo e superiore del 3,5% negli ultimi 30 giorni. Tenendo bene a mente che da maggio 2022 a ottobre 2023 era invece in calo. Questo vuol dire che i Bitcoin finalmente si possono preparare per una nuova tendenza rialzista. Lo scopo non è solo uello di recuperare le perdite ma anche di impostare una nuova visione operativa favorevole al cambiamento. In questo scenario l’aumento del potere d’acquisto delle stablecoin si rivela un passaggio chiave soprattutto per coloro che stanno aspettando da tempo un maggior interest da parte della community.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.