Bitcoin ed Ethereum stanno recuperando parte del terreno perso negli ultimi giorni. La regina delle criptovalute è infatti tornata sopra i 61mila dollari, in aumento del +3,8% nelle ultime 24 ore, mentre Ethereum ha recuperato i 2500 dollari, con una crescita del +3,9% nel corso delle ultime 24 ore. Il recupero è evidenziato anche e soprattutto dalla crescita delle rispettive market cap, con Bitcoin che torna sopra i 1200 miliardi di dollari. Ma anche e soprattutto dall’andamento del Fear & Greed Crypto Index, che rimane su valori neutrali (46/100) dopo prolungati periodi di paura e incertezza.
Nonostante ciò, in queste ore fioccano online proclami allarmisti di diversi esperti del settore, che sembrano ridimensionare a livello generale la fase rialzista degli ultimi mesi, mettendo in guardia gli investitori.
Bitcoin mostra segnali di debolezza secondo Bloomberg
Mike McGlone, esperto di Bloomberg Intelligence, ha segnalato che il rapporto tra il prezzo di Bitcoin e l’S&P 500 sta evidenziando una fase di debolezza per gli asset di rischio. Il rapporto BTC/USD è attualmente 11 volte quello dell’indice S&P 500, mentre nel 2020 aveva toccato 15 volte, suggerendo una possibile correzione fino al 50%. McGlone suggerisce quindi che questa situazione potrebbe riflettere un “effetto sbornia” causato dalle iniezioni di liquidità da parte delle banche centrali e dal lancio degli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti. Questo effetto avrebbe inizialmente anticipato il rally – che avrebbe dovuto sprigionare la sua forza soprattutto dopo l’halving – ma anche e soprattutto falsato le interpretazioni tecniche degli analisti, che adesso si accorgono di dover ridimensionare le proprie previsioni per il 2025, ma anche per il T4 2024.
Anche altri analisti, come Crypto Chase, evidenziano che, sebbene Bitcoin stia consolidando intorno ai 60.000 dollari, un ulteriore ribasso potrebbe essere imminente, ma rappresenterebbe un’opportunità di acquisto prima di nuovi massimi.
Ethereum soffre ancora
Nel frattempo, Ethereum sta affrontando un suo particolare momento di incertezza. La principale altcoin per capitalizzazione di mercato dovrà superare la resistenza chiave di 2.700 dollari per puntare a un breakout sopra i 3.000 dollari nel quarto trimestre del 2024. Poseidon, noto analista, osserva che il prezzo di Ether è ancora nella fase di consolidamento, ma mostra segnali di potenziale crescita. Un ulteriore supporto a questa tesi viene dalla recente accumulazione di 200.000 ETH da parte di alcune whales, già note per aver anticipato diverse fasi di mercato in passato, per un valore di oltre 540 milioni di dollari. Ovviamente sarà fondamentale un Bitcoin in “buona salute” – e probabilmente un azionario ancora in crescita – e l’assenza di particolari problematiche a livello geopolitico affinché questo scenario possa effettivamente concretizzarsi.
Ethereum rischia di tornare a 1750$?
Tuttavia, Aurelie Barthere di Nansen avverte che il livello di 2.700 dollari rappresenta una barriera difficile da superare senza un volume sufficiente e una stabilizzazione del prezzo al di sopra di questo livello. Altri esperti, come Mizuhara, prevedono che potrebbe esserci una correzione addirittura fino a 1.750 dollari, una sorta di dead cat bounce prima di ulteriori sviluppi.
Fonte dati: CoinMarketCap.
Appassionato di trading online investe regolarmente su Azioni, ETF e Criptovalute. Nel 2020 decide di fondare il blog Broker-Forex.it per il quale si occupa di realizzare guide e news principalmente su criptovalute.