I miner di Bitcoin superano il tetto di 600 milioni di dollari

Lo scenario crypto si arricchisce con nuove dinamiche che spingono gli analisti a riflessioni sulla tenuta dei Bitcoin. In particolare fa notizia la strategia dei miner che da febbraio hanno accumulato BTC per un totale di 600 milioni di dollari e non intendono venderli nonostante il recente sell-off. Questo approccio definito da molti strategico sta innescando una serie di conseguenze operative nel mercato digitale.

In siffatto contesto la nota società di analitica on-chain Glassnode non ha dubbi su quello che sta succedendo ai miner di Bitcoin che stanno letteralmente accumulando mentre l’hash rate inizia a riprendere il suo ritmo al rialzo. Questo dato deriva dalla verifica dei wallet associati a operatori nel settore del mining che nel giro di poche settimane hanno accumulato 14.000 BTC. Una cifra vertiginosa destinata a crescere visto il loro scetticismo a vendere in una condizione così vulnerabile del mercato.

In pratica i bull market del 2020 e del 2021 hanno mostrato un report piuttosto eloquente sui miner che stanno conservando una porzione più grande delle ricompense rispetto ai cicli di mercato precedenti il che fa pensare ad un cambio di rotta nel loro approccio sistematico alle Bitcoin. E’ evidente in questo contesto che la vendita non avverrà in tempi brevi soprattutto se il mercato continua a vacillare. Quello che però spicca in questo nuovo scenario non è la resistenza a vendere ma la velocità di accumulo, nonostante i BTC stessero recuperando quello che avevano perso con i nuovi crolli.

In siffatto contesto bisogna capire in che modo questa strategia possa beneficiare il mercato che magari non è pronto per questa opposizione massiccia e che invece andrebbe supportato con un’iniezione di coraggio e fiducia. Sicuramente il prossimo andamento del mercato detterà le condizioni per le future scelte dei miner che hanno nelle proprie mani un potenziale di crescita non indifferente.

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