Foundry USA continua la sua crescita nel minning pool

La nota azienda fornitrice di servizi legati al minning Foundry USA ha registrato nelle ultime settimane un’esponenziale crescita dopo aver raggiunto una quota del 15,42% di BTC. In questo modo ha conquistato il titolo di seconda più grande mining pool di Bitcoin nonostante il divieto in Cina. Scopriamo insieme i traguardi raggiunti dalla Foundry USA.

Uno dei meriti più apprezzati di questa azienda è quello di essere diventata in breve tempo una tra le più grandi mining pool in termini di distribuzione dell’hash rate grazie ad un sistema di commissioni di transazione pari a 0,09418116 BTC (quasi 5.500$) per blocco andando così a compensare l’assenza della Cina nella fruizione di ATM crypto dopo le penalizzazioni imposte dal governo centrale.

In siffatto contesto i dati in nostro possesso dimostrano che la Foundry USA è seconda solo alla pool leader AntPool capace di registrare una quota del 17,76%. Di conseguenza la distanza non è ampia e sono in molti a credere che entro un anno la Foundry raggiungerà facilmente la leadership. In questo scenario la partecipazione in crescita delle entità americane è stata interpretata come conseguenza al recente divieto generale sul trading di criptovalute in Cina. Una sorta di migrazione finanziaria su larga scala dei miner di Bitcoin ha favorito progetti come quelli portati avanti da Foundry USA. Insomma il forte giro di vite in Cina sul mining di Bitcoin ha creato un vuoto che è stato abilmente compensato con un’iniziativa che ora vuole essere emulata anche da altre aziende.

Concludendo Foundry USA ha gettato le basi di un progetto finanziario i cui benefici si vedranno solo nel tempo. Intanto posizionarsi come seconda minning pool di Bitcoin è un grande traguardo che consente di progettare ancora altre soluzioni per guadagni immediati e continuativi nel tempo. Senza dimenticare una serie di vantaggi sul piano dell’operatività delle transazioni.

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