La situazione degli ETF su Ethereum sta mostrando segnali di stabilizzazione, sebbene non sia ancora completamente risolta. Lunedì è stata registrata la prima giornata senza deflussi da Grayscale, generando un cauto ottimismo tra gli investitori riguardo alla possibile “normalizzazione” di questi prodotti. Tuttavia, il giorno successivo, martedì 13 agosto, sono stati osservati ulteriori deflussi per 31 milioni di dollari.
Calano i deflussi da Grayscale
Gli ETF su Bitcoin ed Ethereum stanno mostrando segnali di ripresa, anche se ancora modesti, nel contesto di una situazione macroeconomica globale complessa, segnata dal crollo dei mercati del 5 agosto. Nei primi giorni di agosto, Ethereum ha mostrato progressi rispetto a Bitcoin, sebbene in modo limitato. È innegabile che i deflussi dagli ETF di Grayscale stiano diminuendo, un segnale di progressiva normalizzazione, non solo per gli ETF su Ethereum ma per l’intero mercato delle criptovalute, che attende segnali incoraggianti.
I fondamentali di Ethereum sono più solidi che mai
Le buone notizie non arrivano solo dai mercati, ma anche dai fondamentali della blockchain di Ethereum. La rete continua ad essere ampiamente utilizzata dagli sviluppatori, una tendenza che mantiene ottimismo tra gli investitori nonostante le oscillazioni di prezzo influenzate da fattori esterni al mondo crypto. Le transazioni su Ethereum Layer 2 hanno infatti recentemente raggiunto un nuovo massimo storico, superando i 12,42 milioni in 24 ore. Di queste, la rete Base ha contribuito con oltre 3,6 milioni di transazioni, superando Arbitrum come la rete Ethereum L2 con il maggior numero di transazioni da inizio luglio.
Il 7 agosto le soluzioni Ethereum Layer 2 hanno raggiunto un altro importante traguardo, grazie alla crescita di reti come Xai, Base e Proof of Play. Il volume delle transazioni su queste reti ha raggiunto una media di 318 transazioni al secondo, gestendo 24 volte il volume delle transazioni rispetto alla rete principale. Il valore totale bloccato (TVL) nelle soluzioni L2, proprio come Base, Arbitrum e Optimism, ha raggiunto 11,7 miliardi di dollari, con i depositi a ponte che portano questa cifra a 36,7 miliardi di dollari. Questa crescita evidenzia l’aumento dell’adozione e dell’importanza delle soluzioni L2 per migliorare la scalabilità e l’efficienza nell’ecosistema Ethereum.
BlackRock sviluppa un layer 2 su Ethereum?
Secondo un’analisi di Token Terminal, BlackRock potrebbe essere in procinto di sviluppare un proprio layer 2 su Ethereum. Questo riflette l’interesse crescente del colosso finanziario per l’ecosistema di Ethereum. L’iniziativa potrebbe concretizzarsi con un fondo money market tokenizzato, e l’assunzione di Robert Mitchnick, ex Ripple, suggerisce questa direzione.
Un layer 2 sviluppato da BlackRock sarebbe un sistema privato, non accessibile al pubblico, senza un token nativo. Le transazioni sarebbero pagabili direttamente in $ETH, con la possibilità di invertire transazioni in caso di hack, una funzione più comune nel settore finanziario tradizionale. Questo tipo di rete rappresenterebbe una soluzione ibrida tra finanza tradizionale e blockchain, potenzialmente favorendo l’adozione di massa nei prossimi anni.
ETH punta ai 3.000 dollari
Nel frattempo, Ethereum ha recuperato terreno, superando i 2750 dollari (+4,36% nelle ultime 24 ore). Nei prossimi giorni, sarà cruciale per ETH riconquistare la soglia psicologica dei 3.000 dollari. Contestualmente, la capitalizzazione di mercato di Ethereum è tornata sopra i 300 miliardi di dollari.
Fonti analisi e dati: CoinMarketCap.
Appassionato di trading online investe regolarmente su Azioni, ETF e Criptovalute. Nel 2020 decide di fondare il blog Broker-Forex.it per il quale si occupa di realizzare guide e news principalmente su criptovalute.