Crollo crypto nella notte: perché Ethereum soffre più di Bitcoin

Crollo criptovalute: perché Ethereum soffre più di Bitcoin

Bitcoin, Ethereum e le principali criptovalute hanno affrontato una notte drammatica. Il mercato crypto ha subito un improvviso crollo, con Ethereum che ha registrato una performance particolarmente negativa rispetto a Bitcoin. La regina delle alt coin ha perso il -8,2% nel corso delle ultime 24 ore. Il prezzo è tornato attorno ai 3150 dollari e la market cap è retrocessa sotto i 400 miliardi di dollari, per la precisione $379 miliardi. Ma cosa ha causato questo ribasso e perché ETH sta soffrendo più di BTC? Come sempre i fattori sono molteplici: dal crollo del settore azionario, trainato in primis dal -12% di Tesla, ai problemi relativi a flussi e deflussi di denaro legati ai nuovi ETF Spot su Ethereum.

Sell the news su ETF Ethereum

Un fattore determinante è rappresentato dall’ondata di vendite. Grandi volumi di Ethereum sono stati infatti venduti in un brevissimo periodo, causando una repentina diminuzione del prezzo. La pressione di vendita è stata in parte attribuita ai timori economici globali, con gli investitori che cercano rifugio in asset più stabili durante periodi di incertezza. Ma anche al cosiddetto effetto sell the news sull’inizio delle negoziazioni per gli ETF Ethereum. Il saldo complessivo dei flussi di questi prodotti è inoltre notevolmente inferiore alle aspettative.

Grayscale affossa il mercato: un film già visto

Il recente lancio di ETF su Ethereum rappresenta ovviamente un fattore positivo per il futuro. Tuttavia, almeno per il momento, c’è da fare i conti con i problemi che stanno arrivando dall’ETF di Grayscale, formalmente noto come Grayscale Ethereum Trust (ETHE). Per gli esperti di crypto si tratta di un film già visto a gennaio 2024 con l’ETF Bitcoin, ma ci sono delle differenze sostanziali. Innanzitutto, c’è stata una preoccupazione crescente tra gli investitori riguardo alla capacità di Grayscale di convertire il suo trust in un ETF regolamentato. La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha mostrato un atteggiamento rigoroso nei confronti dell’approvazione di nuovi ETF su ETH, creando incertezza sul futuro del prodotto di Grayscale. Questa incertezza ha spinto molti investitori a vendere le proprie quote, temendo ulteriori svalutazioni.

Inoltre, il Grayscale Ethereum Trust ha sofferto a causa di un significativo sconto rispetto al valore patrimoniale netto (NAV). Questo sconto ha raggiunto livelli allarmanti, con le quote del trust che sono state scambiate a un prezzo inferiore rispetto al valore effettivo dell’Ethereum sottostante. Questo divario ha riflesso una mancanza di fiducia da parte degli investitori e ha portato a ulteriori vendite.

Una spirale di incertezza

La combinazione di incertezza regolamentare e sconto sul NAV ha alimentato una spirale negativa, con il prezzo del Grayscale Ethereum Trust che è sceso drasticamente. Questo ha avuto un effetto domino sul prezzo di Ethereum stesso, poiché molti investitori istituzionali e retail detengono quote del trust come un modo per esporsi all’asset sottostante senza possederlo direttamente. Le vendite massicce di queste quote hanno quindi esercitato una forte pressione di vendita anche su Ethereum.

Ciò ha contribuito sia ad affossare il settore crypto in maniera diffusa che a far crollare Ethereum più del resto del settore, che da qualche ora era già alle prese con i crolli del settore azionario, ormai parzialmente correlato – nonostante qualcuno si ostini a negarlo – al mondo delle criptovalute.

Fonte dati: CoinMarketCap

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