Il co-creatore di Ethereum smonta Musk e il Dogecoin

Il mondo delle criptovalute è in grande fermento dopo l’aumento dei prezzi del Bitcoin e di tutte le altre criptovalute quotate nelle principali piazze finanziarie (exchange).

Il mondo delle criptovalute è in grande fermento dopo l’aumento dei prezzi del Bitcoin e di tutte le altre criptovalute quotate nelle principali piazze finanziarie (exchange).  In particolare, abbiamo assistito ad una partecipazione sempre più attiva da parte di Elon Musk, CEO della casa automobilistica Tesla, sul suo profilo Twitter in merito alla tematica delle criptovalute. Il mercato è particolarmente sensibile ad ogni dichiarazione di persone di rilievo. Tutto ciò ha portato ad una forte volatilità dei prezzi del Bitcoin facendolo schizzare fino a 60.000 dollari l’uno, portando numerosi investitori a guadagni in doppia cifra.  Nello stesso tempo, questa presenza sui social network ha portato anche numerose conseguenze, soprattutto sulla verificabilità delle notizie che vengono pubblicate: in parecchi casi le affermazioni riportate non rispecchiavano la realtà.  Il caso più eclatante è stato il caso di Elon Musk che, sempre tramite un tweet sul suo profilo personale, ha dichiarato la propria preferenza verso il Dogecoin. Ha giustificato questa posizione con una motivazione di minore impatto ambientale rispetto alle altre criptovalute.  Ha affermando infatti che la dimensione del blocco estratto aumenta di 10 volte, diminuendo il tempo di estrazione con un pari ammontare e avendo un impatto ambientale 100 volte inferiore grazie ad una richiesta inferiore di energia per estrarre tale criptovaluta.  La replica da parte del fondatore della criptovaluta Ethereum, Vitalik Buterin, non si è fatta attendere. Infatti, egli ha esposto i vari limiti della scalabilità nel mondo blockchain, spiegando il trade-off tra decentralizzazione e scalabilità delle reti blockchain.  Con la sua affermazione il cocreatore di Ethereum ha evidenziato che è molto difficile mantenere un elevato livello di privacy e sicurezza dei dati (decentralizzazione) senza accentrare i sistemi che permettono i calcoli, alla base della filosofia della blockchain (scalabilità).  Ovviamente, Buterin ha voluto sostenere la propria criptovaluta affermando che in un prossimo futuro con Ethereum sarà possibile effettuare circa 1 milione di transazioni al secondo senza andare a sacrificare tutti i vantaggi caratteristici della blockchain.

In particolare, abbiamo assistito ad una partecipazione sempre più attiva da parte di Elon Musk, CEO della casa automobilistica Tesla, sul suo profilo Twitter in merito alla tematica delle criptovalute. Il mercato è particolarmente sensibile ad ogni dichiarazione di persone di rilievo. Tutto ciò ha portato ad una forte volatilità dei prezzi del Bitcoin facendolo schizzare fino a 60.000 dollari l’uno, portando numerosi investitori a guadagni in doppia cifra.

Nello stesso tempo, questa presenza sui social network ha portato anche numerose conseguenze, soprattutto sulla verificabilità delle notizie che vengono pubblicate: in parecchi casi le affermazioni riportate non rispecchiavano la realtà.

Il caso più eclatante è stato il caso di Elon Musk che, sempre tramite un tweet sul suo profilo personale, ha dichiarato la propria preferenza verso il Dogecoin. Ha giustificato questa posizione con una motivazione di minore impatto ambientale rispetto alle altre criptovalute.

Ha affermando infatti che la dimensione del blocco estratto aumenta di 10 volte, diminuendo il tempo di estrazione con un pari ammontare e avendo un impatto ambientale 100 volte inferiore grazie ad una richiesta inferiore di energia per estrarre tale criptovaluta.

La replica da parte del fondatore della criptovaluta Ethereum, Vitalik Buterin, non si è fatta attendere. Infatti, egli ha esposto i vari limiti della scalabilità nel mondo blockchain, spiegando il trade-off tra decentralizzazione e scalabilità delle reti blockchain.

Con la sua affermazione il cocreatore di Ethereum ha evidenziato che è molto difficile mantenere un elevato livello di privacy e sicurezza dei dati (decentralizzazione) senza accentrare i sistemi che permettono i calcoli, alla base della filosofia della blockchain (scalabilità).

Ovviamente, Buterin ha voluto sostenere la propria criptovaluta affermando che in un prossimo futuro con Ethereum sarà possibile effettuare circa 1 milione di transazioni al secondo senza andare a sacrificare tutti i vantaggi caratteristici della blockchain.

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