Nelle ultime settimane nonostante le incertezze del mercato, Coinbase ha registrato un guadagno molto interessante dato che è arrivato a sfiorare 2,2$ miliardi in transaction fee. Si tratta di una performance particolarmente stimolante per gli investitori in un momento storico in cui è a rischio la stabilità dell’economia globale.
Una delle ragioni di questo incremento è sotto gli occhi di tutti ed è associato alla necessità degli oligarchi russi di eludere le sanzioni attraverso il sistema delle criptovalute. Quello che però sta emergendo è una generale fiducia in questo sistema economico digitale proprio di fronte ai pericoli di quello tradizionale. In tal senso il rapporto finanziario sul quarto trimestre di Coinbase parla chiaro: negli ultimi tre mesi abbiamo assistito ad un incremento di 2,5$ miliardi di entrate nette superando le aspettative al ribasso degli analisti.
Così in breve tempo il popolare exchange ha raddoppiato le entrate da transazioni dal terzo al quarto trimestre, ottenendo il 91% (2,276$ miliardi) delle sue entrate totali. Si tratta di un incremento che va analizzato con molta attenzione considerando quello che sta succedendo nei mercati dopo l’inizio della guerra Russia/Ucraina. Basti pensare che qui ad aumentare non è solo la fiducia degli investitori ma anche il totale delle entrate derivanti dal registro delle transazioni che sono arrivate all’enorme cifra di 6,8$ miliardi. Insomma un traguardo notevole con una crescita sostanziale degli utenti mensili che effettuano transazioni (MTU), laddove il 9% delle entrate del quarto trimestre, provengono da prodotti non-trading come il landing e lo staking.
Secondo gli analisti però questo guadagno è destinato a mutare e il suo relativo incremento è frutto di una reazione spontanea che è pronta ad esaurirsi soprattutto considerando i tempi lunghi di questa guerra in corso. Per questo motivo c’è ancora molto scetticismo verso questa apparente ripresa del mercato cripto. E’ inutile negare che prima o poi l’instabilità delle condizioni dell’economia globale influenzeranno l’andamento degli asset digitali che ora possono ancora contare su una serie di strumenti finalizzati ad operare liberamente senza condizioni restrittive. Sicuramente con una nuova informativa sulla regolamentazione in modo che tutte le parti coinvolte agiscano sotto un controllo diretto ci sarà una maggiore penalizzazione per i conti russi, oltre che un diverso approccio da parte degli exchange nelle transazioni sul mercato.
Si tratta però secondo molti di un rischio che va preso se si vuole fermare lo strapotere dell’amministrazione di Putin. Di contro Coinbase ha annunciato nelle ultime ore di voler intervenire con investimento molto forte con lo scopo di lenire le possibili perdite che caratterizzeranno il suo percorso nei prossimi giorni con l’intensificarsi del conflitto bellico. Per questo motivo nel caso di un calo del business al di sotto degli intervalli standard si sta pensando di fissare le perdite attorno a circa 500$ milioni su base annua, per poter recuperare qualcosa dal crollo.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.