Più passa il tempo più diventa giovane. Non stiamo parlando di Benjamin Button, protagonista della pluripremiata pellicola con Brad Pitt, ma di Bitcoin. La regina delle criptovalute nelle ultime ore è tornata a ruggire, riportandosi sopra il livello chiave dei 70mila dollari e trainando con sé, come di consuetudine, tutto il resto del comparto crypto. Il calo – temporaneo – di ieri è stato probabilmente conseguenza della pubblicazione dei dati dell’inflazione americana, che hanno disatteso le aspettative andando ad instillare dubbi nel mercato in merito al supposto – ma ancora del tutto teorico – taglio dei tassi d’interesse dei prossimi mesi. Ciò potrebbe aver innescato una selling pressure su tutti i mercati più speculativi. Ma perché Bitcoin diventa sempre più giovane? I motivi sono fondamentalmente due.
Realized Cap HODL Waves di Bitcoin arriva al 47%
In primo luogo perché il rally in corso ha introdotto nel mercato di Bitcoin un gran numero di nuovi investitori. Questi hanno sostanzialmente acquistato negli ultimi mesi mentre i detentori a lungo termine iniziavano vendere – o meglio, ridistribuire – i loro bitcoin per concretizzare i profitti. Ad evidenziare il processo è un parametro sempre più utilizzato in ambito analisi on-chain, ovvero il Realized Cap HODL Waves di BTC. Un’analisi di Glassnode [1] su questo parametro pone in luce un vero e proprio rally dei wallet con età inferiore a sei mesi. Non a caso nel corso dell’ultimo anno la quota di bitcoin presente negli indirizzi più giovani di sei mesi è passata dal 20% a oltre il 47%.
Bitcoin, il rapporto tra nuovi investitori e holder è ancora bilanciato
Questo “rally dei giovani wallet” non ha però ancora raggiunto livelli di iper-comprato o sopravvalutazione, almeno secondo l’indicatore in questione. Anzi, il capitale detenuto sembra ben bilanciato tra nuovi investitori e holder. Nel corso delle precedenti bullrun il picco massimo di questo parametro è stato infatti raggiunto con percentuali ben più elevate ed evidentemente sbilanciate. Nel gennaio del 2018 il Realized Cap HODL Waves di Bitcoin era infatti arrivato a toccare quota 95%, mentre nella primavera del 2021 si fermò a quota 84%.
Seguire i giovani wallet per capire la bull run di Bitcoin
Glassnode sottolinea quindi che per comprendere e anticipare il mercato nei prossimi mesi sarà importantissimo esaminare le mosse di questi giovani wallet via via che il loro capitale cresce. Questo perché storicamente i giovani investitori sono molto più sensibili alle oscillazioni di prezzo. Inoltre, hanno grande facilità di accesso ai loro bitcoin. Sono quindi sempre potenzialmente pronti allo scarico, anche in situazioni di perdita dettate dal panico (FUD).
USA, tra i giovani le criptovalute attirano più capitali delle azioni
Ma Bitcoin è sempre più giovane anche e soprattutto perché i giovani lo amano, soprattutto negli Stati Uniti. Un’indagine di Policygenius e YouGov ha infatti rivelato che i giovani americani preferiscono di gran lunga investire in criptovalute rispetto alle azioni, per eccellenza gli asset risk on più utilizzati dai retail. In questo senso possiamo affermare che le criptovalute abbiano flippato le azioni, almeno tra i giovani americani. Il 20% degli appartenenti alla Generazione Z dichiara infatti di detenere criptovalute. Si ferma invece soltanto al 18% la percentuale di giovani che investe in azioni.
[1] Report di Glassnode.
Sono un Content Editor che ha scritto oltre 7.000 articoli per magazine e testate giornalistiche. Oggi mi occupo principalmente di cronaca finanziaria, politica e attualità e per Broker-Forex.it scrivo per la sezione news su crypto e Bitcoin.