Superato l’halving ormai da tre giorni Bitcoin (BTC) prosegue nel suo percorso di consolidamento nel range compreso tra 60mila e 70mila dollari. In questo momento l’asset oscilla su valori di poco superiori ai 66mila dollari. Qualora dovesse partire una vera e propria leg up verso la soglia psicologica dei $70mila, secondo gli esperti, potremo iniziare a parlare di corsa verso nuovi massimi. Una corsa che, secondo un sentiment che inizia a farsi strada tra gli analisti, potrebbe portare al top dell’intero ciclo già nel 2024, anziché nel 2025, come “di norma” dovrebbe essere, almeno basandosi sui precedenti cicli di Bitcoin. Si tratterebbe di un evento inedito, che andrebbe sostanzialmente a cambiare le basi della teoria dei cicli di Bitcoin.
L’ATH pre-halving è il preludio di un “ciclo anticipato”
Un’analisi recentemente condivisa su X da CryptoCon [1] ha messo in discussione la tradizionale teoria dei cicli dell’halving di Bitcoin. Nel report viene evidenziato il comportamento inedito, ma anche e soprattutto imprevisto, del prezzo di BTC negli ultimi mesi. Mentre in passato il raggiungimento dei massimi storici era sempre avvenuto dopo l’halving, questa volta il prezzo ha anticipato l’evento di due mesi, suggerendo una deviazione dallo standard. Questo permette di strutturare una riconsiderazione dei tempi di picco del ciclo. In base alle proiezioni riviste considerando l’halving anticipato, CryptoCon ritiene che il top del ciclo arriverà entro la fine del 2024.
CryptoCon spiega il “Ciclo accorciato”
“Ciò che di solito vediamo dopo l’halving – si legge infatti nel post su X che accompagna l’analisi – è un breve periodo di stagnazione seguito dal rally verso il massimo del ciclo. Ma con il prezzo che ha già toccato il suo nuovo ATH, il ciclo potrebbe essere stato accorciato e toccare il suo massimo alla fine di quest’anno invece che nel 2025″.
Secondo Fidelity, Bitcoin non è più economico
In questo contesto si va ad inserire un’analisi di Fidelity Digital Assets, che ha riconsiderato le sue prospettive a medio termine per Bitcoin, spostando la sua visione da positiva a neutrale. Questa revisione è figlia di diversi parametri, in primis il potenziale aumento della pressione di vendita.
Il rapporto di Fidelity ha utilizzato il Bitcoin Yardstick, analogo al rapporto prezzo-utili per le azioni, per valutare un’eventuale sotto-valutazione dell’asset. Nel primo trimestre 2024, lo Yardstick è rimasto compreso tra valori negativi o nulli. In altre parole Bitcoin non viene considerato “economico” dagli investitori, anche e soprattutto quelli a lungo termine. Non a caso questi ultimi stanno aumentando la pressione di vendita, come è ovvio che sia con il 99% degli indirizzi è in profitto, il che potrebbe incentivare ulteriori vendite.
Bitcoin: aumentano i piccoli investitori
Altri parametri, come il rapporto NUPL e l’MVRV Z-Score, supportano questa revisione. Nonostante ciò, Fidelity resta bullish sul breve periodo, rimarcando la possibilità per gli investitori di realizzare profitti a breve termine. Inoltre, i dati on-chain evidenziano un costante accumulo da parte degli investitori più piccoli. Questi ultimi aumentano anche in numero, rappresentando una quota sempre più significativa del mercato.
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