Bitcoin sta attraversando un inizio mese a dir poco complicato. Settembre si conferma quindi un periodo storicamente ostico e soprattutto volatile per la prima – sia a livello anagrafico che di capitalizzazione – criptovaluta al mondo. Il mercato crypto è al momento caratterizzato da spike ribassisti seguiti da fasi di recupero, ma i rimbalzi non riescono a superare i massimi precedenti. Ciò va a configurare un ben distinguibile pattern ribassista, iniziato subito dopo i massimi di marzo. Questa dinamica è però interpretabile – per il momento – come un ritracciamento fisiologico di un rally iniziato a gennaio 2023 e diventato parabolico tra gennaio e marzo 2024. In altre parole, la correzione in atto è vista come una risposta necessaria alla rapida crescita registrata tra dicembre 2023 e marzo 2024, soprattutto grazie all’approvazione degli ETF Spot su Bitcoin.
Bitcoin scende sotto i 57.000 dollari: vendite guidate dall’incertezza economica
Bitcoin è sceso sotto la soglia chiave dei 57.000 dollari. Le persistenti preoccupazioni sull’economia statunitense hanno spinto gli investitori a vendere, portando il prezzo della criptovaluta a 56.700 dollari, con un calo superiore al -2%. Dopo aver raggiunto un picco di 65.000 dollari a fine agosto, Bitcoin ha mostrato un trend ribassista caratterizzato da deboli rialzi seguiti da nuove vendite, segnalando una costante mentalità di “vendita al rialzo” tra gli investitori.
Incertezze economiche e impatti sul mercato crypto
Gli ultimi dati economici statunitensi, inclusi l’indice manifatturiero ISM e il rapporto JOLTS, indicano un rallentamento economico più marcato del previsto, alimentando i timori di recessione. Gli esperti consigliano prudenza: “Date le attuali incertezze economiche e la potenziale diminuzione della liquidità, ridurre l’esposizione a BTC e attendere un punto di ingresso migliore è una strategia consigliabile,” afferma infatti Valentin Fournier di BRN.
L’incapacità di Bitcoin di mantenere livelli superiori alla media a 200 giorni e la sua debolezza persistente rappresentano segnali d’allarme non solo per le criptovalute, ma anche per i mercati di rischio tradizionali. Secondo Alex Kuptsikevich di FxPro, la debolezza di Bitcoin potrebbe anticipare movimenti simili nei mercati tradizionali, evidenziando una ridotta propensione al rischio degli investitori. Con il contesto economico globale attuale, il mercato crypto resta altamente sensibile alle fluttuazioni macroeconomiche, rendendo essenziale per gli investitori un approccio prudente e attento ai segnali di mercato.
Crescita della dominance di Bitcoin a discapito delle Altcoin
Un segnale incoraggiante per Bitcoin arriva dalla sua crescente dominance, ora al 57,35%, un livello che non si vedeva da aprile 2021. Questa crescita avviene ovviamente a discapito delle Altcoin, la cui dominance complessiva è infatti scesa al 9,29%, con un calo marcato dall’inizio del 2024. Ethereum è in grande sofferenza, con una dominance ridotta al 14,79%, sui minimi da luglio 2022. Questa dinamica riflette una preferenza del mercato per Bitcoin come asset più stabile, visto come una scelta più sicura rispetto alle altre criptovalute in un contesto di incertezza e volatilità.
La crescita della dominance di Bitcoin è generalmente vista come un segnale positivo per la stabilità e la fiducia nell’asset. Tuttavia, può avere implicazioni negative per l’ecosistema generale delle criptovalute. La chiave per interpretare il momentum potrebbe essere individuata nel contesto di mercato: se l’aumento avviene in un mercato rialzista, può indicare una preferenza per la sicurezza. Se avviene durante un mercato ribassista, può segnalare una fuga dal rischio.
Fonte dati: CoinMarketCap
Appassionato di trading online investe regolarmente su Azioni, ETF e Criptovalute. Nel 2020 decide di fondare il blog Broker-Forex.it per il quale si occupa di realizzare guide e news principalmente su criptovalute.