Ethereum, in seguito all’approvazione degli ETF da parte della SEC, sta assumendo un ruolo preponderante nel panorama crypto. Raramente si parla più di Ethereum che di Bitcoin, ma è proprio quello che sta accadendo – comprensibilmente – in questi giorni. A far discutere gli investitori è anche e soprattutto la prospettiva di uno shock dell’offerta, che potrebbe spingere il prezzo molto in alto i tempi relativamente rapidi. I dati on-chain evidenziano infatti un incremento esponenziale delle transazioni di grandi volumi di denaro sulla blockchain di Ethereum. Ciò sta a significare che le balene si stanno muovendo e come spesso accade, potrebbero già essere a conoscenza di qualcosa che il resto del mondo ancora non immagina.
Ethereum: le riserve degli exchange sono ai minimi
Secondo diversi analisti uno shock dell’offerta di Ethereum sarebbe dietro l’angolo e potrebbe determinare non solo un importante incremento di prezzo, ma anche una vera e propria ristrutturazione delle dinamiche del mercato di Ethereum, e più in generale della DeFi. In questo momento l’offerta complessiva di ETH nelle riserve degli exchange centralizzati ha raggiunto la quota minima da otto anni a questa parte. Sono infatti soltanto 12,78 milioni gli ETH disponibili presso tutti gli exchange centralizzati esistenti al mondo. Si tratta all’incirca dell’11% dell’offerta totale.
Shock dell’offerta in arrivo?
Visto e considerato l’afflusso crescente di denaro che dovrebbe arrivare in seguito all’effettiva attivazione degli ETF Ethereum, le scarse riserve degli exchange potrebbero non essere in grado di soddisfare la domanda degli investitori.
Ciò andrebbe a determinare un vero e proprio shock nel rapporto tra domanda e offerta, che potrebbe concretizzarsi proprio in concomitanza dell’aumento della domanda istituzionale una volta attivati gli ETF. Ovviamente non parliamo di flussi tanto ingenti quanto quelli che abbiamo visto su Bitcoin a partire da gennaio. Ma anche qualora l’afflusso di capitali dovesse essere tre, quattro o cinque volte inferiore, gli exchange avrebbero comunque difficoltà a soddisfare la domanda.
QCP Capital frena gli entusiasmi: “Aspettiamo approvazione definitiva degli ETF”
C’è però da fare una precisazione che potrebbe lievemente affievolire gli entusiasmi. L’incertezza sulle effettive tempistiche di attivazione degli ETF Ethereum potrebbe, in caso di tempi molti lunghi, invalidare parzialmente lo scenario appena descritto. A farlo notare è la società di trading e analisi finanziarie QCP Capital, che in una nota spiega: “Pur restando fermi su posizioni strutturalmente rialziste per Ethereum, non crediamo di vedere chissà quale breakout finché non avremo maggiore chiarezza sulle approvazioni S-1.”
Ethereum punta i 4mila dollari
Nel frattempo la più capitalizzata delle altcoin continua a vivere un momento esaltante. Sono infatti tantissime le novità in arrivo dal punto di vista tecnico sulla blockchain ideata da Vitalik Buterin. Ma a far sorridere gli investitori è soprattutto la price action. La giornata di oggi è stata negativa (- 1,9%) ma si tratta semplicemente di uno storno inevitabile dopo i rialzi costanti degli ultimi tempi. Il prezzo [1] di Ethereum è infatti incrementato del +16 % nel corso dell’ultimo mese, mentre la market cap ha raggiunto quota 464 miliardi di dollari.
[1] Fonte dati e analisi: Coinmarketcap
Sono un Content Editor che ha scritto oltre 7.000 articoli per magazine e testate giornalistiche. Oggi mi occupo principalmente di cronaca finanziaria, politica e attualità e per Broker-Forex.it scrivo per la sezione news su crypto e Bitcoin.