Bitcoin è crollato nelle ultime 24 ore. Il dump è di circa il -7,44%, con picchi oltre il -9%. Il prezzo è arrivato a toccare quota 66.100 dollari prima che la domanda ricominciasse a farsi sentire. Nel momento in cui si scrive il prezzo di BTC è di 67.400 dollari. Il crollo ha ovviamente avuto ripercussioni su tutto il resto del comparto crypto, con pochissime eccezioni. La maggior parte degli esperti invita tuttavia alla cautela, interpretando quanto accaduto come un semplice ritracciamento strutturale. Ma c’è anche chi evidenzia il pericolo di un imminente – e ben più consistente – flash crash.
Bitcoin scende: liquidati 278 miliardi di dollari in 24 ore
Il dump di Bitcoin ha ovviamente inciso sulla market cap, tornata per il momento nei pressi dei 1300 miliardi di dollari. Nel complesso sono state liquidate posizioni per circa 278,77 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore (225,8 miliardi di dollari in posizioni long e 52 miliardi di dollari in posizioni short). Anche il resto del comparto ha subito perdite importanti, come sempre accade quando Bitcoin crolla. Nelle ultime 24 ore sono infatti pochissime le criptovalute a evidenziare un incremento del prezzo sul grafico.
Crollo criptovalute: non si salva (quasi) nessuno
Tra queste troviamo Solana (SOL), che secondo alcuni esperti del settore potrebbe esplodere nelle prossime settimane, arrivando ad attaccare i livelli dell’All Time High del 2021. La criptovaluta nota come “Ethereum KIller” ha infatti registrato un incremento del +0,45 % proprio mentre il resto del comparto perdeva terreno. Tra le valute digitali più capitalizzate ingenti perdite tra le MEME coin, con Dogecoin (DOGE) e Shiba Inu (SHIB) in calo rispettivamente del -13,7% e del -14,1%. Ripple (XRP) scende del -10%, mentre il calo di Cardano (ADA) si attesta sul -12,8 %. Binance coin (BNB) perde il -6.7%, mentre la discesa di Ethereum (ETH) è sostanzialmente analoga a quella di Bitcoin.
Bitcoin dump: cosa dicono gli esperti
Ma a cosa è dovuto questo calo? Molti analisti stanno invitando in questo momento alla cautela. Il dump concretizzatosi nelle ultime ore sembrerebbe infatti non particolarmente preoccupante. Secondo diversi esperti si tratta banalmente di un ritracciamento strutturale – fisiologico dopo una fase di crescita parabolica – che non sta andando in alcun modo ad invalidare il pattern marcatamente rialzista di questa fase di mercato. “Il rally rialzista di Bitcoin degli ultimi mesi è stato semplicemente troppo repentino. Il mercato non ha avuto modo di valutarlo in maniera corretta, il motivo della correzione è principalmente questo”. Parole di Greta Yuan, responsabile del reparto ricerca e sviluppo di VDX, nota borsa di Hong Kong.
Anche secondo QCP Capital il crollo è da interpretare come un momento passeggero. Queste le parole della compagnia diffuse con una nota ufficiale: “È altamente improbabile che queste liquidazioni possano intaccare in qualche modo il trend rialzista in atto da mesi. Soprattutto fin quando la domanda quotidiana per gli ETF spot su BTC rimane così forte”.
Bitcoin crolla: pericolo flash crash?
Tra le voci più allarmiste troviamo Adrian Wang, CEO di Metalpha, secondo il quale il sentiment di un pericolo di flash crash si starebbe sempre più diffondendo tra gli investitori più esperti. “L’afflusso record verso gli ETF Spot su Bitcoin ha determinato un notevole disagio nel mercato – spiega infatti Wang – il timore di molti è che il prezzo sia aumentato e continuerà ad aumentare troppo, ma soprattutto troppo velocemente. Questo potrebbe portare ad un flash crash”.
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