Franklin Templeton, un’importante società di gestione patrimoniale negli Stati Uniti, ha richiesto un fondo quotato in borsa (ETF) che investe in Ethereum. Negli Stati Uniti, Franklin Templeton è diventata l’ultima azienda di Wall Street a presentare una domanda per un fondo quotato in borsa che investirà in ETH. La società di gestione patrimoniale che gestisce portafogli di investimento del valore di 1,5 trilioni di dollari ha presentato il modulo S-1 alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti il 12 febbraio.
La richiesta di Franklin Templeton scuote il mercato degli ETF
Se sarà approvato, il nome “Franklin Ethereum ETF” verrebbe visualizzato sul Chicago Board Options Exchange. È interessante notare che Franklin Templeton ha indicato che intende puntare una parte dell’Ether dell’ETF per generare entrate aggiuntive. Ciò è paragonabile al documento S-1 aggiornato presentato da ARK 21Shares la settimana precedente. Franklin ha dichiarato che anticiperebbe lo staking di Ether dai portafogli di conservazione a freddo del trust e che, di conseguenza, il trust avrebbe il diritto di staking di ricompense che sarebbero considerate e trattate come entrate: “Lo Sponsor può, di tanto in tanto, mettere in staking una parte delle attività del Fondo attraverso uno o più fornitori di staking di fiducia, che possono includere un’affiliata dello Sponsor.”
Le altre richieste di ETF spot su Ether che competono per l’approvazione della SEC sono BlackRock, VanEck, Fidelity, Invesco Galaxy, Grayscale e Hashdex. A partire dal 23 maggio, la Securities and Exchange Commission (SEC) è tenuta a prendere una decisione in merito alla domanda presentata solo però da alcuni tra cui VanEck, ARK 21Shares, Hashdex, Grayscale e Invesco. Entro rispettivamente il 3 e il 7 agosto bisognerà prendere le decisioni sulle domande presentate da Fidelity e BlackRock anche se si prevede che la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti finirà per prendere una decisione su tutte le richieste spot di Bitcoin entro la fine di maggio.
Il 30 gennaio gli analisti hanno recentemente ridotto la probabilità di approvazione di un ETF spot su Ether nel 2024 dal 700% al sessanta%. Il mese scorso, Franklin è stato uno dei dieci emittenti di fondi negoziati in borsa (ETF) che hanno introdotto un ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti. Tuttavia, Franklin ha recentemente complimentato i fondamenti della rete di Ethereum, Solana e altre blockchain che hanno ispirato l’ipotesi che l’emittente dell’ETF potrebbe voler espandersi oltre Bitcoin. Tuttavia, Franklin ha partecipato alla competizione Ether ETF spot più tardi rispetto ad altri.
L’apporto significativo di Franklin Templeton
Nel 2023, i titoli del Tesoro statunitensi tokenizzati sono aumentati di quasi il 500%, offrendo un’esposizione sicura agli asset garantiti dal governo statunitense. Questa tendenza deriva dall’aumento dei tassi di interesse globali e dai rendimenti DeFi più bassi. La tokenizzazione porta accessibilità e diversificazione. I titoli del Tesoro statunitense comprendono vari tipi, dai titoli a breve termine alle obbligazioni a lungo termine. Operatori del mercato come Franklin Templeton e WisdomTree stanno aprendo la strada con offerte regolamentate. Nonostante le sfide, questo mercato in evoluzione promette di rimodellare l’intersezione tra la finanza tradizionale e il regno delle criptovalute.
Perché l’ETF spot su Ether diventa ambito dagli investitori?
Un Exchange Traded Fund (ETF) di futures è un veicolo di investimento che consente l’esposizione all’ETH, la criptovaluta nativa della blockchain di Ethereum, attraverso contratti futures. A differenza degli ETF spot su criptovalute, che detengono direttamente ETH, un ETF futures investe in contratti futures su borse merci regolamentate. Un ETF sui futures consente agli investitori di speculare sui movimenti dei prezzi della criptovaluta nativa della rete Ethereum. Questi contratti sono accordi per acquistare o vendere ether a un prezzo specifico in futuro, consentendo all’ETF di monitorare indirettamente il prezzo dell’ether.
Franklin Templeton: le 4 ragioni della richiesta
Franklin Templeton ha dichiarato che ci sono 4 ragioni che hanno spinto l’azienda a farsi avanti nel mercato degli ETF. La prima è è la conformità normativa visto che gli ETF futures su Ether sono offerti nel quadro normativo dei rispettivi mercati, rendendoli più appetibili per gli investitori istituzionali, poi c’è la diversificazione dato che quando rivedi il tuo portafoglio e le sue classi di attività, le criptovalute come l’Ether potrebbero offrire una certa diversificazione. Infine trovano molto appetibile l’accessibilità dato che gli ETF sui futures su Ether sono facilmente accessibili agli investitori al dettaglio e istituzionali sulle borse tradizionali, senza dimenticare che non è necessario negoziare direttamente le complessità legate alla detenzione e alla protezione dell’Ether. Anche se sono consapevoli che devono fare i conti con alcuni punti critici come il fatto che è meno probabile che questi ETF offrano liquidità sufficiente dato il loro ammontare relativamente basso di asset in gestione (AUM). Inoltre l’Ether è più volatile rispetto alle classi di asset tradizionali, senza ignorare che questi ETF avranno spesso rapporti di spesa più elevati rispetto ad altri ETF non crittografici.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.