Tether è la compagnia che emette e controlla la stablecoin USDT, concepita per mantenere il suo prezzo stabile ed ancorato al dollaro statunitense (USD). Il 31 gennaio 2024 la società ha pubblicato un report del T4 del 2023, realizzato da un noto e stimato ente di revisione indipendente, BDO. Il documento riafferma con forza la solidità finanziaria emersa dal Consolidated Reserves Report (CRR) del marzo 2023.
Tether, utile da capogiro: da dove arrivano i profitti?
Gli utili del gruppo ammontano infatti a 2,9 miliardi di dollari, soltanto nell’ultimo trimestre del 2023, mentre l’utile complessivo dell’anno si attesta sui 6,2 miliardi di dollari. Ben 1 miliardo di dollari dei profitti operativi netti sono diretta conseguenza degli interessi maturati sui titoli del tesoro degli Stati Uniti d’America, mentre la maggior parte del resto dei profitti è invece diretta conseguenza della crescita di vari asset accumulati negli anni, su tutti Oro e Bitcoin (BTC).
Le riserve conservate dalla società hanno fatto registrare un aumento a dir poco consistente: 2,2 miliardi di dollari. Il totale ammonta invece a ben 5,4 miliardi di dollari. Cifra che permette a Tether di coprire il debito sovra collateralizzato contratto in passato per 4,8 miliardi di dollari, che tanto aveva preoccupato i sostenitori del progetto in un primo momento.
Tether possiede inoltre una serie di partecipazioni, per un totale di ben 640 milioni di dollari, relative per lo più a telecomunicazioni, mining di Bitcoin, ma anche e soprattutto a nuove infrastrutture legate allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale.
Tether fa più utili di Goldman Sachs
In seguito alla diffusione degli esorbitanti dati del Q4, diversi analisti ed esperti del mercato cripto hanno evidenziato come gli utili di Tether (2,9 miliardi) nel periodo in analisi siano stati addirittura superiori a quelli di Goldman Sachs, che si fermano a circa due miliardi.
Un dato che risulta ancor più eclatante tenendo conto del numero dei dipendenti di Tether, 60 in tutto, rispetto ai circa 40mila professionisti della finanza che lavorano per il colosso – parliamo letteralmente di uno degli istituti finanziari più grandi al mondo – con sede a West Street.
Tether ribadisce la dedizione alla stabilità e alla liquidità
Nel corso di tutto il 2024 Tether ha emesso stablecoins garantite da un sottostante in contanti o altra liquidità per circa il 90% del totale. La società ha così ribadito ancora una volta la tendenza a trattenere quanto più liquidità possibile nel proprio ecosistema. Sempre stando ai dati forniti dal documento diffuso nei giorni scorsi, il totale attivo dell’azienda sarebbe di 97 miliardi, mentre le passività si attesterebbero sui 91,5 miliardi.
Tether ribadisce così il suo ruolo centrale nell’ecosistema delle criptovalute, in grado di determinare un effetto benefico per tutto il mercato. Entusiasta il commento di Paolo Ardoino, CEO dell’azienda, che ha parlato di “trasparenza e stabilità”, associati ad una “gestione finanziaria responsabile”, come elementi alla base del successo del progetto. Sempre il 31 gennaio la società ha ufficializzato di aver immesso nel mercato un miliardo di USDT, andando così ad ampliare la ulteriormente capitalizzazione di mercato di USDT.
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