Nelle ultime ore il prezzo di XRP è sceso a 0,651 dollari, aggiungendosi al calo del 9% in quattro giorni. A questo punto si teme che il CEO di Ripple Brad Garlinghouse aveva ragione dopo aver criticato la SEC per la sua irragionevole battaglia contro la community di Ripple. Su questa lunghezza d’onda ha anche rivelato che la mancanza di chiarezza da parte del governo sulla sua posizione sulle criptovalute ha lasciato finora le banche scettiche sull’adozione di XRP. Per questo motivo riteniamo che il prezzo di XRP potrebbe subire alcune correzioni e perdere i guadagni notati negli ultimi giorni.
L’amministratore delegato di Ripple ha citato in giudizio l’organismo di regolamentazione degli Stati Uniti
Molti analisti sono convinti che la posizione dura del CEO di Ripple stia influenzando il ribasso. Del resto Garlinghouse si è lasciato andare ad una serie di critiche rivolte al presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), Gary Gensler, nonché al governo degli Stati Uniti. Da qui ha citato in giudizio l’organismo di regolamentazione degli Stati Uniti intervenendo per la prima volta a un panel alla DC Fintech Week aggiungendo:” Se la SEC e Gary Gensler non avessero perso tempo facendo causa a Ripple e incontrando Sam Bankman-Fried, forse avremmo potuto evitare alcune delle frodi avvenute nel settore delle criptovalute”
A ciò è seguita l’azione del CEO di Ripple presso la SEC in seguito alla notizia che aveva avviato trattative con Grayscale sulla loro offerta per convertire il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) in un ETF BTC spot. Garlinghouse ha criticato poi il fatto che ciò abbia richiesto così tanto tempo e ha definito la SEC di Gary Gensler una “responsabilità politica”, affermando che ciò è evidente quando la stessa situazione viene confrontata con altri Paesi che “si impegnano in modo proattivo e costruttivo” con l’industria delle criptovalute.
Le parole del CEO di Ripple però hanno peggiorato la situazione perché poi in un’altra intervista ha anche ritenuto responsabile il governo degli Stati Uniti per la mancanza di chiarezza della sua posizione sulle criptovalute in generale. Ha osservato che questa incertezza ha portato le banche a rimanere scettiche quando si tratta di adottare XRP nonostante la recente vittoria parziale contro la SEC. E’ chiaro che in questo quadro così frustrante i ribassisti prendono facilmente il sopravvento su un token che sta solo subendo e che quindi non riesce nuovamente ad esplodere nonostante le ultime vittorie contro la SEC.
La situazione è in bilico soprattutto perché sta evaporando quella prospettiva rialzista all’orizzonte che prima sembrava a portata di mano. Gli analisti prevedono un andamento altalenante messo in difficoltà da una volatilità senza precedenti che dovrebbe andare a ridurre le aspettative dei rialzisti messo ora di fronte ad un’altra dura prova. A peggiorare queste dinamiche ci potrebbe essere un ulteriore passaggio delle whale che finirebbero per innescare un ulteriore sentiment al ribasso. In effetti il CEO con le sue parole sprezzanti ha scatenato una polemica alimentando una diatriba che difficilmente si chiuderà nell’immediato. In tal senso gli investitori di Ripple temono il peggio.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.