I Bitcoin stanno affrontando una delle peggiori crisi degli ultimi anni con uno scarto di prospettive davvero irrisorio. In tal senso il settore delle criptovalute è in pieno fermento con l’obiettivo di trovare soluzioni valide a questo atteso tracollo. Il timore deriva anche dal potere dei BTC di influenzare gli altri asset digitali, molti dei quali aspettano con ansia i suoi sviluppi per poter modulare le loro zone di domanda. Quello che sappiamo per ora è che i Bitcoin sono in affanno in un sistema che non li riconosce più come elementi prioritari.
BTC: alla ricerca di soluzioni per riscattare la condizione di marginalità sul mercato
Analizzando con attenzione i dati che abbiamo in nostro possesso, risulta evidente la disfatta dei BTC che faticano a trovare una posizione condivisa. Questo nuovo crollo seppure inferiore a quelli precedenti registra una lenta ma costante caduta finendo a circa $ 19.400 e rimanendo vicino a quel livello preoccupante che ha quasi messo in fuga gli investitori. Se diamo poi un’occhiata agli altri asset digitali ci rendiamo conto che la situazione è peggiorata ovunque: da Ethereum che ha perso il 3,3% nelle ultime 24 ore a 1055$. Senza dimenticare il crollo delle altcoin che sono scese dall’1% (BNB) al 4,2% (Cardano) mandando in tilt i piani di intervento degli utenti.
Siamo di fronte ad un ridimensionamento della spinta iniziale con una capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute che ora è scesa del 2,1% a 870 miliardi di dollari durante la notte. Tenendo bene a mente che il temutissimo indice Cryptocurrency Fear and Greed ha perso 1 punto a 15. Per questo motivo è legittima la paura degli investitori! Si tratta di un affondo in piena regola causato in parte dal calo degli indici azionari. In breve tempo si è posizionato sotto i $ 20.000, testando i minimi di otto giorni al di sotto di $ 19.300. Per questa ragione ora resta bloccato nell’area RSI di ipervenduto con scarse possibilità di uscire dalla media mobile di 200 settimane. In tal senso anche se è andato troppo veloce durante il recente sell-off, non abbiamo visto almeno per il momento segnali di ripresa.
Quello che è successo in passato dovrebbe aiutarci a capire cosa sta realmente succedendo! Infatti i mercati ribassisti dei Bitcoin hanno sempre portato ad una svendita che è solitamente seguita da un movimento laterale prolungato ma non da un rimbalzo. Per questo motivo c’è chi nutre ancora qualche speranza anche se le condizioni operative sono completamente diverse perché sono dettate da uno scenario socio-economico differente. Di conseguenza è un dato di fatto che investitori istituzionali hanno perso interesse per le criptovalute. Basti pensare che gli afflussi nei fondi che consentono short sui BTC sono scesi a 6,3 milioni di dollari dai 51 milioni di dollari della settimana precedente. Si tratta di una caduta preoccupante che deve essere assolutamente sanata prima che la situazione possa peggiorare. Il problema è che al momento mancano gli strumenti adeguati per contrastare questa disfatta imminente. A questo punto è lecito chiedersi: i Bitcoin riusciranno a superare questa devastante tempesta ribassista che sta investendo tutto il mercato digitale finanziario?
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.