Il prezzo di Crypto.com di nuovo a rischio dopo l’accordo SEC

Secondo gli analisti questa settimana potrebbe essere cruciale per il prezzo di Crypto.com dopo che il suo supporto è finito in una dimensione piuttosto rischiosa come conseguenza dell’accordo SEC di BlockFi. In questo nuovo scenario è andato a testare nuovi minimi della gamma vicino all’area del valore di $ 0,37. E’ chiaro che a queste condizioni gli interessi e le ricompense di staking potrebbero essere seriamente a rischio mettendo in discussione le conquiste finora raggiunte faticosamente.

A mettere a soqquadro tutte le aspettative degli investitori ci ha pensato bene il nuovo pattern di continuazione ribassista che ha provveduto ad innescare il CRO ai nuovi minimi del 2022. Per questo motivo l’azione dei prezzi di Crypto.com è stata vissuta con profonda frustrazione dai rialzisti che si sono trovati con una CRO spinta verso il basso costretta a registrare nuovi minimi. In questo modo è stato creato uno dei modelli ribassisti più potenti secondo gli analisti e cioè il triangolo discendente. Se a ciò aggiungiamo l’incertezza generata dall’accordo tra Crypto.com e la SEC, soprattutto in ottica BlockFi risulta comprensibile la preoccupazione dei mercati e di conseguenza quella degli investitori interessati.

Per ora il percorso di questa piattaforma è segnato con i nuovi minimi storici come coordinate del suo livello di supporto a meno che i rialzisti non intervengano a tempo per supportare il CRO. A tal proposito il suo prezzo sta comunque tentando di forzare la resistenza di Ichimoku, seppure con scarsi risultati per via del muro operativo costruito abilmente dai ribassiti. Il problema è che un altro fallimento specialmente con i guadagni intraday, porterebbe ad un massiccio sell-off. In siffatto contesto le società ma anche i token che operano nello spazio DeFi possono perdere il controllo delle autorità di regolamentazione statunitensi. Basti pensare che BlockFi ha accettato un accordo di $ 100 milioni con la SEC dopo che è stata multata per non aver rispettato il Securities Act del 1933 e l’Investment Company Act del 1940.

Questo accordo suona come un avvertimento anche per le altre società che dovrebbero ora operare con più cautela o per lo meno prendere immediatamente atto della risoluzione odierna e conformarsi alle leggi federali sui titoli. Su questa lunghezza d’onda la piattaforma di prestito NEXO ha interrotto tutti i pagamenti ai suoi clienti mentre Crypto.com continua invece a fornire ricompense di staking. E’ anche vero che Crypto.com non si serve degli stessi servizi business di NEXO. Ciò vuol dire che forse per ora il CRO potrebbe essere al sicuro per ora. Di contro una parte dei detrattori teme che la SEC alla fine dei conti possa finire per perseguitare quelle criptovalute che forniscono un reddito passivo sotto forma di ricompense o staking. In questo caso Crypto.com sarebbe particolarmente esposto e rischierebbe seriamente delle penalizzazioni.

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