Ethereum ha registrato negli ultimi giorni un importante flusso di adesioni che si è rivelato utile per proteggerlo dal calo dei prezzi che è arrivato ora al di sotto di $ 2,2k. In pratica di fronte all’ultimo crollo, gli utenti hanno lavorato parecchio per garantire alla moneta la massima protezione contro un calo più radicale. Ragion per cui i loro sforzi sono serviti per costruire una buona resistenza. In siffatto contesto forzando la domanda è stata raggiunta una posizione ideale per contrastare gli effetti del conflitto bellico in corso.
In siffatto contesto basti pensare che sono stati acquistati più di 36.000 contratti di opzioni put ether laddove ci sarebbe un effettivo guadagno solo se la moneta scendesse al di sotto di $ 2.200 entro metà mese. Stiamo parlando di un calo di circa il 13% rispetto all’attuale prezzo di mercato di $ 2.514. In questo modo si spiegherebbe la ragione che si cela dietro questa impressionante domanda, dettata dalla possibilità di creare una rete di protezione a breve termine sul livello chiave di 2.200. Ether andava difeso per poter avanzare nel mercato con un maggiore consolidamento, riuscendo a trasformare il calo in un’occasione di ripresa.
Questo approccio è stato molto apprezzato dalla community che ha cercato di facilitare i passaggi su una delle piattaforme disponibili per lo scambio di opzioni crittografiche: da Deribit, dove le transazioni sono avvenute in maniera più automatica, ma in una misura decisamente marginalizzata a Paradigm dove i passaggi sono elementari anche grazie alla block trade che a conti fatti si rivela molto utile dato che è una transazione ad alto volume negoziata ed eseguita over-the-counter. Entrando nel dettaglio è importante capire che un acquirente put di questa moneta è implicitamente ribassista sul mercato, al contrario dell’acquirente di opzioni call che è invece rialzista.
Su questa lunghezza d’onda bisogna precisare che quei trader di lunga data che hanno posizioni long nel mercato spot o futures solitamente comprando opzioni put solo quando sono preoccupati di un possibile calo temporaneo dell’asset. E’ vero anche che ci sono alcuni che usano le opzioni come veicoli di speculazione, puntando su posizioni lunghe o creando spread. Insomma le loro contrattazioni dettano le regole del gioco aprendo la strada ad un diverso modo di operare sul mercato digitale.
Per questo motivo è necessario chiarire che la maggior parte degli scambi e in particolare quelli che avvengono dalla soglia limite in poi di questo momento critico di $ 2.200 anche se sembravano supportati da posizioni lunghe, non sembravano far parte di una complessa strategia di opzioni, ma anzi l’idea era quella di appoggiare l’andamento e il flusso del mercato per poter creare una protezione intorno alla moneta in oggetto. In ogni caso sono riusciti ad ottenere ciò che volevano e dunque offrendole la possibilità di resistere ad una nuova ondata ribassista,
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.