Secondo gli analisti la fase in cui si trova ApeCoin non è così promettente come ci aspettavamo con il prezzo ora seriamente in difficoltà. Quella capacità di risalire sembra essere svanita con i parametri ribassisti a catena che sono nuovamente ribassisti. E’ vero negli ultimi mesi l’offerta di APE sulle borse è quasi raddoppiata raggiungendo i 50,65 milioni, ma è probabile che i detentori di ApeCoin si impegnino in prese di profitto, facendo scendere il prezzo dell’APE. Su questa lunghezza d’onda i parametri on-chain stanno rivelando una divergenza ribassista di fondo.
L’aumento del prezzo di APE sembra insostenibile: cosa fare?
I dati che abbiamo in nostro possesso parlano chiaro: una correzione di APE a breve termine è una realtà a cui non possiamo sottrarci. Di contro sono in molti a credere che basterà aspettare l’evento di sblocco del 17 novembre, laddove il prezzo potrebbe aumentare, nonostante le prospettive ribassiste dei parametri on-chain. Su questa lunghezza d’onda un’analisi degli indirizzi attivi, del volume degli scambi e della crescita della rete di ApeCoin rivela una divergenza ribassista di fondo.
Si tratta ovviamente di un colpo basso per gli investitori dopo che ApeCoin aveva registrato guadagni nell’ordine del 40% per i detentori dell’ultimo mese. Si tratta di una divergenza ribassista che indica un’imminente correzione da cui difficilmente potrà recuperare le sue perdite. E’ anche vero che il volume degli scambi e la crescita della rete sono rimasti relativamente stabili, mentre l’offerta sulle borse è aumentata.
Riflettori quindi sulle riserve di APE che negli scambi sono aumentate, supportando una tesi ribassista mentre il token NFT combatte un’intensa pressione di vendita. Tenendo bene a mente che anche il parametro dell’offerta sugli scambi supporta una tesi ribassista per il token.
Con numeri alla mano abbiamo visto che l’offerta di token NFT sugli scambi è salita a 50,65 milioni. Di contro il rapido aumento dei token APE sulle piattaforme di scambio suggerisce che i detentori si stanno preparando a vendere aumentando la pressione di vendita prevista sull’asset, supportando una tesi di calo del prezzo per il token NFT. Nella sostanza gli investitori di grandi portafogli di APE, che detengono tra 100.000 e 1.000.000 di token APE, hanno perso rapidamente le loro partecipazioni nel token. Questo significa che una correzione del prezzo di APE a breve termine è proprio inevitabile a causa anche dell’approccio delle whale che stanno ora distribuendo attivamente le loro partecipazioni nel token NFT.
Non sappiamo ora quanto questa presa possa durare e soprattutto in che modo riuscirà a sminuire i successi APE, pronto a spiccare il volo dopo l’ennesimo rialzo continuativo. Gli investitori quindi segnalano una certa debolezza da parte del token che non riesce più a superare la barriera limite. In questo modo il suo prezzo è costretto ad indietreggiare di fronte ad una spinta così potente da parte dei ribassisti che sono ora pronti a prendere le redini dell’andamento. Stiamo parlando di una pressione di vendita molto forte che difficilmente esaurirà la sua spinta in poco tempo. Per questo i rialzisti ammettono la sconfitta sul campo!
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.