Riflettori puntati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) che secondo gli analisti dopo aver registrato una notevole battuta d’arresto con una perdita del 7,7% dovrebbe mantenere il tasso obiettivo della Fed, portando i Bitcoin a $16.457, in aumento da $ 15.900. In ogni caso c’è poco da festeggiare dato che circola una notevole preoccupazione perchè il tasso di inflazione anche se si sta riducendo, è ancora lontano da ciò che la Federal Reserve si è prefissata da marzo 2021.
Mercato Crypto: quali saranno gli effetti dell’inflazione sulle criptovalute?
Il CPI di ottobre rileva una netta differenza rispetto all’8,2% di settembre con gli investitori piuttosto delusi del nuovo scenario dato che non si aspettavano una discesa così ripida del 7,9%. Secondo gli addetti del settore la Federal Reserve sta giocando un ruolo chiave in questa partita con l’inflazione che potrebbe abbattersi pesantemente sui mercati. Di sicuro gli obiettivi che si era prefissata non sono stati raggiunti!
A questo punto nel caso in cui il tasso di inflazione dovesse oscillare tra l’8,1% e l’8,3%, allora come conseguenza i mercati azionari dovrebbero diminuire del 2-3%. Di contro se invece questo valore si dovesse attestare sotto il 7,9%, ebbene i mercati azionari rimarrebbero pressoché invariati. Per intenderci qualsiasi soglia sotto i 7,9% sarebbe comunque un buon risultato e comunque si aspettava che i mercati azionari reagissero positivamente. Ora che l’IPC si attesta al 7,7% sono inevitabili gli effetti!
Indipendentemente da questo passaggio sembra che la Fed è ancora fermamente decisa a ridurre il tasso di inflazione al 2% a lungo termine. Si tratta di un obiettivo che si è prefissata da marzo e cioè da quando è iniziato l’aumento sopra il 2%. Di contro la Fed non può lasciare che l’inflazione peggiori e che le aspettative nel frattempo aumentino. Ora se ci ritiriamo per paura di una flessione, l’inflazione torna ancora più forte e richiede ancora più moderazione. Di conseguenza gli investitori non devono lasciare il campo libero ai ribassisti, altrimenti si rischia di vanificare ogni traguardo!
Basti pensare che proprio durante questo mese, la Fed ha alzato il tasso di interesse di 75 punti base (BPS) per il quarto mese consecutivo, portando il tasso al 3,75% – 4,25%. Lo scopo di questa iniziativa è quella di mantenere la posizione sull’aumento dei tassi di interesse, prevedendo che raggiunga il 4,5% al 4,75%, ma quello che bisogna capire è che i tassi di interesse continueranno a salire finché l’inflazione rimarrà alta. Se i numeri sono confermati è molto probabile che i BTC si trovino nella condizione di salire a 16.500$ dopo che erano scesi a $ 15.900 il 9 novembre come effetto del più ampio crollo del mercato. Di questo passo è possibile una risalita con la possibilità di oscillare anche a $ 16.475 .
Sulla carta sulla base dei dati che abbiamo raccolto fino a questo momento si prevede una ripresa verso i $ 17.500, ma se il sentiment ribassista ha la precedenza potrebbe essere in atto un calo a $ 15.000. Per questo motivo i prossimi giorni saranno fondamentali per capire come muoversi sul mercato, a fronte di una rinnovata dinamicità che potrebbe portare a scenari differenti sotto diversi punti di vista.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.