Quello che sta succedendo nel mercato delle criptovalute merita un’approfondita analisi in modo da capire come muoversi nelle prossime ore. La turbolenza degli asset digitali sta producendo una serie di conseguenze nell’immediato. Siamo di fronte ad un’ondata ribassista che innescherà numerose perdite senza che vi sia un piano per colmare il vuoto lasciato dai rialzisti. Stiamo parlando di una capitalizzazione totale che è scesa di nuovo al di sotto di $ 1 trilione, con diverse cripto che hanno registrato un calo a due cifre nelle ultime 24 ore. In siffatto contesto occorre trovare una soluzione prima che sia troppo tardi.
Semaforo rosso per la capitalizzazione del mercato delle criptovalute
Le continue e costanti oscillazioni verso il ribasso stanno incrinando la forza rialzista delle cripto. In tal senso questo pesante ribasso ha portato fino ad ora a quasi mezzo miliardo di liquidazioni per i trader di criptovalute con leva. In questo scenario ben 130.087 trader sono stati liquidati con un valore totale delle liquidazioni di 431,51 milioni di dollari con i Bitcoin (BTC) che hanno perso 44,5 milioni di dollari. Ebbene in siffatto contesto diventa urgente una politica per difendere gli investimenti degli utenti che in questa situazione non sanno come gestire il ribasso.
Il problema è che le perdite sono partite proprio dai trader long che hanno dovuto rinunciare ad una fetta dei loro profitti sulla maggior parte degli scambi con la differenza media tra l’importo delle liquidazioni long e short di 10 volte. In un contesto operativo del genere risulta difficile investire per poter ottenere dei guadagni visto e considerato che l’attuale turbolenza del mercato è da associare a fattori macroeconomici esterni come i dati dell’indice dei prezzi al consumo derivanti dagli effetti dell’inflazione, una vera scure sull’economia globale. Se a ciò aggiungiamo le disposizioni prese dalla Fed in merito all’aumento dei tassi che saranno meglio definiti nella prossima riunione prevista per il 21 settembre, possiamo comprendere meglio il timore degli investitori.
A questo punto gli analisti non vedono il sole all’orizzonte ma anzi solo nuove nubi prevedendo che l’aumento dei tassi potrebbe essere il più grande degli ultimi 40 anni come misura per controllare l’aumento dell’inflazione. Le conseguenze negative di questo passaggio si rovescerebbero direttamente sul mercato delle criptovalute affossando ulteriormente le spinte verso l’alto. Ecco perché è richiesto un intervento urgente, il solo che può cambiare il percorso degli asset digitali in questo mercato. D’altronde si ha la sensazione che si sta procedendo senza una reale guida su come gestire la flessione che di fatto sta mettendo in ginocchio l’intero mercato delle criptovalute.
Sulla carta ci sono molte soluzioni che potrebbero essere prese in considerazione ma gli eventi socioeconomici di questo periodo storico sono così dinamici da non permettere un unico percorso operativo. Le finestre di intervento cambiano in continuazione offrendo nuovi e diversi punti di vista. Questa instabilità riflette la volatilità del mercato stesso, incapace di trovare un’unica strada per disarmare i ribassisti. Per ora lo scenario è fin troppo caotico per prendere una sola strada prima di un nuovo e più pesante calo verso il basso.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.