Il mercato delle criptovalute è in preda ad una fase altalenante che se da un lato disorienta gli investitori, dall’altro apre i trader a nuove possibilità di intervento. Di conseguenza anche se i Bitcoin hanno subito recentemente un calo significativo a causa delle provocazioni della Fed statunitense, sono in un’ottica rialzista a fronte di una serie di condizioni favorevoli che dovrebbero portare l’asset a crescere. Per ora i BTC sono costretti però ad assecondare la fase ribassista, in attesa che le cose cambino.
Il prezzo dei BTC reagisce all’apparente caduta
L’attesa discesa del mercato dei BTC in realtà nasconde una spinta rialzista che non dobbiamo sottovalutare. A tal proposito il recente calo dei Bitcoin per quanto avrà una presa significativa sulle contrattazioni degli investitori non è destinato a durare come sembrerebbe. In realtà quello che secondo noi ha spinto gli analisti a prevedere il ribasso è il dato dei monitoraggi on-chain secondo cui nelle ultime settimane abbiamo registrato una forte difficoltà di rete che comunque ha portato a toccare nuovi massimi storici. Di conseguenza i recenti ribassi possono avere diverse interpretazioni con i Bitcoin che si stanno muovendo malgrado tutto verso una nuova spinta rialzista.
Quello che sta avendo problemi è l’hash rate che spingendo l’attività dei minatori a puntare sulla redditività a lungo termine rispetto alla loro partecipazione alla Rete. Inoltre la sensazione è che il settore minerario sta assorbendo profitti inferiori rispetto ai costi a breve termine. Queste considerazioni vengono utilizzate per redigere le previsioni dell’asset in oggetto. Per questa ragione il contestato calo non trova corrispondenza con l’atteso rialzo emerso dalle ultime valutazioni di mercato.
Il mining dei BTC ha aggiunto il 9,26% al suo riaggiustamento automatico aumentando la concorrenza tra i minatori. Per meglio comprendere in che modo questa situazione ha subito un cambiamento, basti pensare che l’ultima volta che la difficoltà è aumentata è stata a gennaio (quando raggiunse il 9,32%) e prima ancora ad agosto 2021 (con il 13,24%). Di conseguenza è chiaro quello che sta succedendo in questo mercato. Su questa lunghezza d’onda va ricordato che l’attuale hash rate si attesta a una media di 221 exahash al secondo (EH/s) poco prima dell’implosione di Terra LUNA. Ora dato questo incremento dovrebbe spazzare via il classico mercato ribassista, ci sono buone possibilità di seguire un’inversione di rotta.
Di questo passo e cioè man mano che l’hashrate aumenterà si stabilizzerà la griglia operativa offrendoci una narrativa rialzista. Di conseguenza il riadattamento della difficoltà può essere un’occasione per i miner di calibrare il loro intervento sul mercato. In questo scenario riteniamo che il calo sistematico dovrebbe avere vita breve e far emergere un anticipo di rally pronto a cambiare le carte in tavola. In questo modo i rialzisti dimostrano di saper gestire la caduta e nello stesso tempo di poter gettare le basi per una ripresa ad ampio respiro. Tuttavia, ebbene ricordare che gli attuali prezzi di Bitcoin sono in attesa di una trasformazione, ciò vuol dire che qualsiasi aumento dei fondamentali sarebbe un cambiamento gradito. Gli investitori sono pronti per questo cambio di rotta?
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.