I Bitcoin hanno registrato un interessante incremento nell’ultima settimana spingendo gli investitori a riprendere il ritmo rialzista di un tempo. Eppure una buona parte degli analisti frena questo entusiasmo spiegando che il futuro non è così roseo come sembra. In tal senso la portata al rialzo dei BTC non sembra avere le fondamenta necessarie per assicurare un consolidamento, al contrario dovrebbe portare all’apertura di nuovi scenari a causa di una instabilità di fondo.
Il prezzo dei BTC è sospeso tra massimi e minimi
Nell’ultima settimana abbiamo visto i BTC crescere raggiungendo la soglia dei $ 22.300. Si è trattato di uno slancio molto interessante che però è stato subito ridimensionato dalle dinamiche infrasettimanali della criptovaluta in generale. In tal senso siamo di fronte ad una moderata tendenza al ribasso che sta investendo tutto il settore colpendo in particolare Ethereum che però poi sul finale ha aggiunto il 6,6% a 1525$. Questo significa che malgrado la discesa ci sono dei fattori rialzisti da non sottovalutare.
Analizzando la generale capitalizzazione del mercato delle criptovalute abbiamo scoperto che un nuovo impulso operativo sta spingendo verso picchi rialzisti incoraggiando. Non è un caso che il suo valore totale è tornato a $ 1009 miliardi per poi salire ancora nel weekend a $ 1082 miliardi. Di contro non solo l’indice di dominance di Bitcoin è sceso di 0,5 punti percentuali al 41,5% nello stesso periodo ma anche quello relativo al rischio è aumentato di 10 punti a 30 passando ad una “paura estrema”. Il problema è che i BTC hanno sprecato un’opportunità grazie alla quale avrebbero potuto consolidarsi al di sopra della sua media mobile a 50 giorni.
Questi fattori concatenanti hanno provocato la discesa di cui stiamo parlando. Per questo motivo riteniamo che la tendenza ribassista rimarrà dominante per molto tempo ancora dato che l’ipervenduto tecnico è già stato rimosso, quindi non c’è nulla che dissuada i ribassisti da un nuovo attacco. Su questa lunghezza d’onda gli investimenti a medio termine dovrebbero prepararsi per un nuovo test del supporto nella speranza che riescano a gettare le basi per una prospettiva rialzista anche se gli acquirenti sono scettici convinti del fatto che il grande supporto non reggerà.
Concludendo anche se la fase acuta del deleveraging e del panico nei mercati è finita non è del tutto finita per i ribassisti che anzi continuano a fare pressing nelle posizioni chiave. Questo spiegherebbe la ragione che ha spinto le principali istituzioni finanziarie a vendere più di 236.000 Bitcoin per un valore di oltre 5,4 miliardi di dollari. A tal proposito va ricordato che la liquidazione del collaterale BTC da parte di Luna Foundation Guard è stata la più grande con oltre 80.000 BTC venduti. Si tratta di un esito scontato considerando la situazione ribassista in cui stanno operando la maggior parte delle criptovalute. Alcuni fedeli investitori però credono ancora in una inversione di rotta per questo preferiscono accumulare e rimandare la vendita anche se come passaggio è sconsigliato da tutti gli analisti. Particolarmente interessante sarà il prossimo scenario che si aprirà non appena i Bitcoin confermeranno il livello dei minimi e dei massimi.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.