Secondo gli analisti i BTC potrebbero ancora una volta destare un minimo di criticità mettendo in allerta gli investitori. In tal senso si teme un’ulteriore correzione del prezzo dei Bitcoin che dovrebbe segnare una cifra al di sotto di $ 29.000. Si tratta di un nuovo affondo che mal si combina con i recenti successi. Eppure nonostante il calo del prezzo, i rialzisti sono ancora molto forti.
Bitcoin: il potenziale rialzo oscilla a causa dell’ostacolo sui mercati azionari
Il rialzo dei BTC deriva dal fatto che i dati sui derivati ci informano sulla posizione dei rialzisti piuttosto vantaggiosa poiché si disaccoppia con i mercati azionari. Nonostante il recente calo del loro prezzo le condizioni sono ancora buone con il 55% della fornitura che è ancora redditizia. La possibilità di accedere ad un ribasso è comunque una possibilità da prendere in considerazione soprattutto dopo che gli analisti hanno identificato un canale discendente. Di conseguenza anche se c’è ancora molto interesse nei confronti dell’asset, arrivati a questo punto un calo è quasi inevitabile.
Si tratta di un crollo pesante dato che è sceso superando i suoi nuovi livelli di supporto e dunque impedendo agli investitori di recuperare le relative perdite. Per questo motivo si teme che questo asset dovrebbe scivolare verso i $ 29.000 con la possibilità di uno stallo continuativo. Siamo di fronte ad un precipitare costante che non sembra arrestarsi almeno per il momento fino a raggiungere il punto cruciale in cui dovrebbe arenarsi. In questo modo purtroppo il prezzo di Bitcoin ha registrato perdite incredibili perchè è sceso fin troppo, oscurando qualsiasi riscatto da parte dei rialzisti. Sulla carta ci sono tanti segnali che confermano questo preoccupante trend al ribasso.
Tra questi spicca il volume che è indicativo dell’andamento del prezzo in merito alle dinamiche degli scambi. Ebbene questo volume è sceso vertiginosamente con il prezzo che è ormai si è consolidato nella zona che oscilla tra $ 29.000 e $ 30.000. Qui le metriche sono molto impietose perchè confermano l’arrivo di una fase ribassista. In tal senso la piattaforma di intelligence dei dati Crypto Glassnode utilizzando la media mobile a 90 giorni del volume delle transazioni conferma questa tesi ribassista che dovrebbe durare a lungo a meno che non ci sia qualche intervento significativo.
Se diamo un’occhiata alla cronistoria dei Bitcoin ci rendiamo conto che questo dato è il minimo storico da 4 anni, segno di una forte tendenza ribassista che già in atto. Per questo motivo sorprende che ci sia il 55 % della fornitura di Bitcoinnancora redditizio Nonostante il recente calo del prezzo di Bitcoin al di sotto di $ 30.000. Il confronto è avvenuto comparando i cicli dei prezzi di Bitcoin dal 2017 al 2018.
Ora però ci troviamo in uno scenario al quanto complicato perché da un lato c’è un calo che profuma di sconfitta e dall’altro un sentiment che non sembra affatto vacillare come sembrerebbe. La riduzione dei guadagni di quasi il 58% in 213 giorni è la spia che anima gli analisti sulla capacità dei BTC di riuscire a riscattare le perdite e a rimettere in carreggiata l’asset su questo mercato specifico.
Da anni sono copywriter e redattore di blog di tematiche finanziarie ed economiche. Tra le mie passioni il mondo delle criptovalute, Bitcoin e degli investimenti online.