SLERF, la MEME coin “blue-chip” fa impazzire il mercato

Slerf (SLERF) è la MEME coin più discussa degli ultimi giorni, nonostante sia nata poco più di 48 ore fa. Non a caso il token SLERF, basato su Solana, è stato già listato da innumerevoli tra i principali cripto exchange, inclusi e HTXe Gate.io. Diversi trader ed esperti del settore sono addirittura arrivati a descrivere Slerf, che come animale-simbolo ha un bradipo, come una “meme blue-chip”. Una definizione, quest’ultima, che potrebbe suonare strana, se non addirittura risultare un ossimoro.  In ambito finanziario le blue-chip sono infatti società quotate in borsa con grandi capitalizzazioni di mercato. Parliamo di compagnie con un trust molto elevato, “rispettabili, finanziariamente stabili”, con una lunga storia e una reputazione consolidata nel settore di riferimento. In altre parole, l’esatto contrario di una MEME coin nata soltanto pochi giorni fa. Come è possibile?

Slerf MEME coin

SLERF mania: i trader a caccia della MEME coin del momento

Quanto accaduto negli ultimi giorni ha indubbiamente dell’incredibile ed è diretta conseguenza della FOMO che il mercato crypto sta palesando su tutto il comparto MEME negli ultimi mesi.

Slerf ha fatto registrare un volume di scambi complessivo di oltre $3,2 miliardi in un solo giorno, arrivando a toccare quota 540 miliardi di dollari a livello di market cap (al momento 418 miliardi di dollari). 800mila le operazioni effettuate da circa 130mila trader. Ben 1,7 miliardi di scambi sono avvenuti tramite l’exchange Raydium. A rendere ancor più fuori dal comune questa storia – ammesso che ci possa ancora stupire qualcosa in ambito MEME-finanza – è il fatto che alla base dell’attuale popolarità di Slerf ci sia un errore, o presunto tale.

Slerf e il presunto errore dello sviluppatore 

SLERF è infatti stato lanciato con un pre-sale durante cui erano stati raccolti circa 10 milioni di dollari. Il suo sviluppatore ha però dichiarato, tramite un post su X rapidamente diventato virale, di aver bruciato tutto il denaro raccolto inviandolo ad un indirizzo di burn, ovvero un wallet non gestito da nessuno, perdendo l’intero capitale in questione.

 

 

MEME coin: la FOMO è fondamentale 

Fine dei giochi? Tutt’altro, d’altronde siamo in ambito MEME, dove la FOMO conta più dei fondamentali. Anzi, sotto diversi aspetti potremmo dire che per le MEME coin la FOMO è l’unico vero e proprio fondamentale. Il mercato ha infatti reagito alla viralità del post su X buttandosi proprio su questo token. Inizialmente quotato 3 centesimi, SLERF è rapidamente passato a 1,4 dollari, per poi tornare a valori sotto 1 dollaro ($0,84 nel momento in cui si scrive), permettendo a diversi trader di realizzare profitti esorbitanti.

Slerf, perché gli esperti parlano di “MEME blue chip”

Ma perché molti professionisti sono arrivati a definire SLERF un “MEME blue chip”?  Il motivo è da individuare nella sua equa distribuzione tra gli holder, che sarebbero circa 60mila, ma non solo. In un emblematico post, che sta catturando notevoli attenzioni online, l’esperto Andrew Kang – 230mila follower su X [1] – ha spiegato perché Slerk potrebbe andare a prendersi un posto di primo piano nel panorama MEME.

Queste le sue parole: “Slerk ha seriamente tutto il potenziale per diventare memecoin blue chip per questo ciclo. L’immagine del bradipo è perfetta, non c’è nessuna eccedenza di offerta e la distribuzione risulta effettivamente equa (non più dell’1% di offerta in un solo wallet, oltre 60.000 holder dal dal giorno 1). [..] Il team fa un ottimo marketing. Ma la circostanza più incredibile è che a causa di quell’iniziale burn, Slerf al momento è deflazionistico. Più deflazionistico di ETH o MKR a questi tassi”.

[1] Fonte: https://twitter.com/Rewkang

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