Donald Trump sempre più favorevole alle criptovalute: cosa succede

L’ente che gestisce la campagna elettorale di Donald Trump ha ufficialmente iniziato ad accettare donazioni in criptovalute. Bitcoin, Ethereum ma anche diverse altre ALT coin potranno quindi essere utilizzate da chiunque voglia supportare la corsa alla Casa Bianca del magnate newyorchese. La mossa, annunciata già da tempo, rappresenta solo l’ultimo tassello di una strategia elettorale che appare ormai ben delineata. Il Tycoon vuole i voti dei degli investitori in criptovalute. Allo stesso tempo la crypto finanza vuole Trump, come vi abbiamo spiegato in questo articolo. Ma non è affatto chiaro – come invece sostiene qualcuno – se Trump sia effettivamente un sostenitore di questa rivoluzione finanziaria e tecnologica. Ciò che c’è di certo, invece, è che l’ex presidente vuole colmare il vuoto politico che al momento circonda il mondo delle criptovalute.

Trump sempre più a favore delle criptovalute

Trump pro crypto: “Simbolo di innovazione e libertà”

I sostenitori della campagna elettorale di Trump per il 2024 possono contribuire utilizzando diversi wallet digitali. Tra questi anche Coinbase Wallet e MetaMask, grazie alla collaborazione con il Comitato Nazionale Repubblicano (RNC). L’annuncio è stato pubblicato direttamente sul sito ufficiale [1] di Donald J. Trump. Sul portale compare un messaggio emblematico, che enfatizza il ruolo delle criptovalute come “simbolo di innovazione e libertà americana”. Questa scelta di comunicazione rappresenta una volta storica. È infatti la prima volta in assoluto che un candidato presidenziale di un grande partito negli Stati Uniti si schiera così palesemente in favore del settore. Oltretutto facendo leva sulla pertinenza dei valori del mondo crypto con quelli fondanti della cultura statunitense.

Trump non è il primo candidato ad accettare donazioni in crypto 

Un endorsement così non si era mai visto, bisogna però precisare che, contrariamente a quanto afferma, Trump non è il primo candidato presidente ad accettare donazioni in crypto. Già nel 2016, infatti, il senatore Rand Paul aveva accettato donazioni in bitcoin. Più recentemente, Robert F. Kennedy Jr. ha annunciato l’accettazione di Bitcoin per la sua campagna. Nel frattempo il presidente Biden continua a non esprimersi pubblicamente sulle criptovalute. Lo ha fatto però il suo team, seppur in maniera non del tutto diretta, evidenziando in ogni caso lo scetticismo dell’attuale amministrazione nei confronti del settore.

Biden continua a ignorare il settore

Alcune ore prima che la campagna di Trump iniziasse ad accettare donazioni in crypto, il team di Biden ha inoltrato una comunicazione ai sostenitori della campagna. Nel testo si legge che “i dirigenti delle criptovalute e i baroni del petrolio stanno finalmente palesando le proprie posizioni, schierandosi a favore di Trump”. Successivamente l’amministrazione Biden ha rifiutato di rispondere ad alcune domande sulla quesitone poste dalla CNBC.

Trump sostiene realmente le crypto? 

Contrariamente a quanto ritengono in moti, Trump non detiene chissà quali investimenti in criptovalute. Il suo patrimonio netto ammonta infatti a ben 7 miliardi di dollari, di questi soltanto circa 3 milioni di dollari sono relativi a investimenti in criptovalute. Negli ultimi mesi il Tycoon ha iniziato letteralmente a “corteggiare” il settore, organizzando eventi e promulgandosi in dichiarazioni sempre più accondiscendenti, sfruttando lo spettro di regolamentazioni stringenti che potrebbero arrivare qualora Biden venisse eletto.

[1] Sito web ufficiale di Donald J. Trump

 

 

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