CEO di Sygnia vs Elon Musk: irregolare il pump and dump di Bitcoin

Le ultime mosse di Elon Musk hanno innescato una serie di conseguenze deleterie nel sistema che hanno messo in luce una certa vulnerabilità nei meccanismi di contrattazione facendo vacillare certezze e competenze. In questo scenario si inserisce l’opinione di Magda Wierzycka, l’influente CEO di Sygnia che ha criticato pesantemente pump and dump di Bitcoin parlando di manipolazione dei prezzi ad opera di un singolo individuo.


Una delle donne più ricche del Sudafrica nonché CEO di Sygnia non ha dubbi sul fatto che Musk avrebbe agito in maniera scorretta con lo scopo di far declassare i Bitcoin. Ragion per cui è convinta che ci sia una strategia sotto con lo scopo di manipolare i prezzi del mercato. In tal senso le parole di Musk prima hanno fatto impennare e poi crollare il prezzo di Bitcoin.

Ora se avesse assunto questo atteggiamento su una moneta tradizionale di sicuro sarebbe stato perseguitato, dimostrando che c’è ancora molto scetticismo sulle potenzialità dei BTC privi di una legge che possa penalizzare chi sfrutta il sistema per i suoi fini personali.

Qualcuno ha ricordato che già una volta la SEC aveva accusato il CEO di Tesla di frode per aver pubblicato tweet falsi di supporto a Dogecoin riuscendo però a svincolarsi grazie alle sue abilità diplomatiche. Per questo motivo la denuncia della Wierzycka ha ora ancora più peso perché rafforza la sua tesi secondo cui la volatilità di Bitcoin è stata determinata dalla manipolazione del mercato da parte di Elon Musk.

La sua strategia votata alla crescita del prezzo di Bitcoin menzionando su Twitter che Tesla avrebbe investito 1,5 miliardi di dollari nella criptovaluta gli ha dato il tempo materiale per costruire un’uscita in modo da approfittarsi della moneta e intascare il suo capitale. In questo quadro emerge il suo palese tentativo di manipolazione tramite le sue numerose dichiarazioni mirate postate sui social.

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