Bitcoin: le rivoluzionarie criptovalute sostituiranno l’intero sistema finanziario?

Secondo il noto dirigente di Coin Center, Peter Van Valkenburgh, gli ormai popolari Bitcoin non arriveranno mai a sostituire il sistema finanziario tradizionale, nonostante in alcune aree del pianeta essi possono rappresentare uno strumento di libertà soprattutto in quei Paesi dove sono instaurati regimi oppressivi e dittature sanguinarie.

bitecoin

Su questa lunghezza si vuole frenare un certo entusiasmo che secondo alcuni esperti va a ridimensionare la campagna promozionale dei Bitcoin, sulla spinta di un nuovo sistema di pagamento che può rivoluzionare la quotidiana.

Secondo questo dirigente è un bene che si inizi a parlare di criptovalute con maggior convinzione considerando che esse possono sostenere pagamenti liberi in ogni settore della vita di tutti i giorni, ma pensare che alla fine dei conti riescano a spodestare la ladership degli istituti finanziari è tutt’altra cosa.

Idealmente è per lui improbabile che i Bitcoin, nonostante la loro popolarità, arrivino addirittura a dominare i sistemi economici internazionali scoraggiando l’uso della moneta cartacea. Questo accadrebbe solo con la soppressione delle Banche che malgrado alcuni episodi di credibilità resteranno sempre un punto di riferimento per i cittadini.

Di conseguenza il passaggio totale a Bitcoin può arrivare come alternativa ma non come unica scelta. Possibilità che oggi giorno hanno invece quegli utenti che vivono in un Paese oppressivo come la Bielorussia o la Nigeria, dove l’uso dei Bitcoin si configura come una forma di resistenza alla dittatura.

Di contro nei Paesi stabili presieduti da governi centralizzati e banche fidelizzate i Bitcoin sono appunto visti come un’integrazione che può migliorare la propria posizione economica ma non come unica possibilità per un stabilità finanziaria duratura. Ragion per cui le criptovalute assumono quindi il valore di un asset speculativo, utilizzato per il trading e gli investimenti, ma non si configurano nei Paesi industrializzati come una moneta con cui rimpiazzare l’economia attuale.

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